BRUN, Friederike
Scrittrice, figlia del poeta Balthasar Münter, nata a Gräfentonna il 3 giugno 1765, morta il 25 marzo 1835 a Copenaghen. Andò sposa diciottenne a un console danese, e a Copenaghen, ove trascorse gran parte della vita, godé larghe simpatie, specialmente nei circoli intellettuali di tendenze germaniche. Amica dei fratelli Stolberg, del Mathisson, del Bonstetten, condivise il loro gusto per la poesia di tono descrittivo e sentimentale (v. Gedichte, 1795; Neue Gedichte, 1812): e alcune sue liriche, semplici e melodiose (Wonne schwebet lächelt überall; Ich denke dein, wenn sich in Blütenregen, ecc.) sono ancora oggi popolari. Viaggiò molto, in Germania, in Svizzera, in Francia, in Italia (v. Episoden aus Reisen, 4 voll., 1806-19); e particolarmente a lungo soggiornò a Roma (1802-03; 1805-06; 1807-10): nel 1802-03 la sua casa a Villa Malta, frequentata anche dagli Humboldt e dal Thorwaldsen, fu uno dei ritrovi prediletti degli artisti germanici a Roma. Le sue memorie romane (Tagebuch über Rom 1795-96, 1800; Briefe von Rom geschrieben in den Jahren 1808-10, 1816; Römisches Leben, 2 voll., 1833), ricche di notizie sulla vita del tempo, sono interessanti anche perché, nei giudizî d'arte e nelle note paesistiche, fra molti residui di gusto ancora settecentesco, già vi si accennano diversi aspetti di quella romantica immagine dell'Italia, che diverrà in seguito, per quasi un intero secolo, tradizionale.
Bibl.: K.v. Bonstetten, Briefe an F. Brun, Francoforte 1829; L. Lobé, F. Bruns Tagebuchsaufzeichnungen in Weimar, in Deutsche Rundschau, CXXIII (1905); A. Heers, Briefe Mathissons an F. Brun und Bonstetten, in Euphorion, 1921; C. v. Klenze, The interpretation of Italy, New York 1908.