THOLUCK, Friedrich August Gottreu
Teologo luterano, nato a Breslavia il 30 marzo 1799, morto a Halle il 10 giugno 1877. Di famiglia umile, poté tuttavia continuare gli studî, specie i linguistici per i quali mostrava spiccate attitudini anche di poliglotta. Ma, trasferitosi a Berlino, subì ben presto l'influsso di uomini come il von Dietz e il von Kottwitz, che svilupparono le tendenze religiose del suo spirito; e senza completamente abbandonare gli studî orientali cui s'era dedicato, il Th. si rivolse tutto alla teologia. Libero docente a Berlino nel 1820, nonostante l'opposizione dello Schleiermacher, divenne professore straordinario nel 1823 e nel 1826 ordinario a Halle. Ma già a Berlino s'era dato all'azione religiosa, soprattutto nel campo delle società bibliche e missionarie, dedicandosi anche alla conversione degli Ebrei, pubblicando dal 1824 la rivista Der Freund Israels. A Halle incontrò pure le ostilità di quei teologi; e per circa un anno, fino alla Pasqua del 1829 il Th. fu mandato a Roma, come predicatore dell'ambasciata. Tornato a Halle, vi combatteva il razionalismo, esercitando sugli studenti una profondissima influenza, ancora accresciuta quando (1839) divenne predicatore dell'università.
L'inclinazione del Th. per la mistica si rivela anche nei suoi lavori orientalistici: Ssufismus sive theosophia Persarum pantheistica (1821), Wichtige Stellen des Buchs Sohar (1824), Blüthensammlung aus der morgenländischen Mystik (1825), Die spekulative Trinitätslehre des späteren Orients (1826). Ma l'opera principale del Th. è la Lehre von der Sünde und vom Versöhner, oder die wahre Weihe des Zweiflers (1823; 9a ed., 1871), che fissò la sua posizione come uno dei capi del movimento del "risveglio" religioso nella Germania luterana del sec. XIX; posizione e influenza consolidate ed estese dalla sua opera di predicatore efficacissimo. Tuttavia la sua religiosità fu soprattutto vissuta, d'ordine sentimentale e morale. Significativo, sotto questo aspetto, il suo contrasto con lo Schleiermacher; e, del resto, benché sentisse la necessità di dare a quel movimento una base teoretica, il Th. ebbe attitudini speculative soltanto mediocri. Avvertì tuttavia che un ritorno puro e semplice all'ortodossia luterana era deprecabile; e i suoi studî sulla storia del luteranesimo nei secoli XVII e XVIII (Das akademische Leben des 17. Jahrhunderts, 1853-1854, voll. 2; Das kirchliche Leben, ecc., 1861-62, voll. 2; Geschichte des Rationalismus, I, 1865, segg.) lo avvertivano che proprio in quell'ortodossia luterana erano già i germi del razionalismo da lui combattuto. Scrisse anche numerosi commenti biblici e altre opere, oltre le raccolte di sermoni (Werke, Gotha 1863 segg., voll. 11).
Bibl.: N. Bonwetsch, Aus A. Th. Anfängen, Briefe an u. von Th., Gütersloh 1922; L. Witte, Das Leben Th.'s, Bielefeld 1884-86, voll. 2; M. Kähler, in Realencykl. f. protest. Theol. u. Kirche, 2a ed., XIX, Lipsia 1907; W. Wendland, Th. in seiner Eigenart als Prediger, in Monatschrift f. Pastoraltheologie, III (1907), pp. 348 segg., 407 segg.