Schlosser, Friedrich Christoph
Storiografo tedesco (Jever, Oldenburg, 1776 - Heidelberg 1861). Studiò teologia a Gottinga, e dopo aver fatto per alcuni anni il professore di liceo a Jever (1808-1810) e a Francoforte (1810-1817), venne chiamato all'università di Heidelberg (1817).
Nelle sue pubblicazioni di argomento storico (tra le quali vanno citate la Weltgeschichte in zusammenhängender Darstellung [1815-41], rimasta incompiuta; la Weltgeschichte für das deutsche Volk, in 19 volumi [1843-57; 1901-19045]; la Geschichte des 18. Jahrhunderts, in 2 vol. [1823; nuova ediz., Geschichte des 18. und 19. Jahrhunderts, in 6 volumi, 1836-48; 1864-665]) mostra una forte influenza di Voltaire e Kant; concepisce inoltre la storiografia come mezzo di educazione. Non considera uomini e avvenimenti nel loro significato storico e politico, ma giudica la vita pubblica alla stregua di un rigorismo etico di origine kantiana. Perciò vedeva in D., che egli riteneva un giudice imparziale dei suoi contemporanei, un modello per lo storiografo.
Fu condotto alla lettura di D. dagli scritti degli Schlegel e dei romantici; durante il suo soggiorno a Francoforte commentò la Commedia per una cerchia di amici. Frutto di queste esposizioni sono alcuni suoi scritti danteschi che dimostrano però poca originalità, essendo soprattutto rendiconti di lavori altrui, in ispecie degli scritti di G. Picci e di G. Rossetti. Ebbe gusto particolare per l'interpretazione allegorica; i suoi commenti preferiti furono quelli del Landino e del Vellutello. Nei suoi pochi scritti danteschi si riflettono appena gli scritti dei romantici tedeschi e ancor meno il progresso fatto negli studi danteschi dalla generazione dei Witte, dei Filalete; per cui meritata appare l'aspra critica che dei suoi scritti, in fondo dilettanteschi, fece il Witte. Lo S. confessava di leggere D. per sua edificazione, non soddisfatto dalla teologia né sulla scia di coloro che volevano " di nuovo imporre una cieca fede all'umanità " (Dante. Studien, p. 38).
I saggi danteschi dello S. sono riuniti nel volume Dante. Studien, Lipsia 1855. Inoltre vedasi quanto lo S. scrive su D. in Weltgeschichte für das deutsche Volk, VI, Francoforte s.M. 1872, 465-478.
Bibl. - K. Witte, Dante-Forschungen, I, Halle 1869, 213 ss.; G. Weber, F.C.S. als Historiker, Lipsia 1876 (con l'autobiografia dello S. del 1826); F.X.Wegele, in Algemeine Deutsche Biographie, XXXI, ibid. 1890, 533-541; E. Marcks, Heidelberger Professoren aus dem 19. Jahrhundert, I, Heidelberg 1903, 287 ss.; E. Fueter, Geschichte der neueren Historiographie, Monaco 1911, 411-413.