DELITZSCH, Friedrich
Semitista, nato a Erlangen il 3 settembre 1850, morto a Lipsia il 12 dicembre 1922. Figlio del celebre ebraista Franz Delitzsch, si dedicò allo studio delle lingue semitiche, specialmente all'assiriologia. Fu professore a Lipsia, a Breslavia e a Berlino. Due volte (1902 e 1905) visitò gli scavi promossi dalla Deutsche Orient-Gesellschaft nella regione dell'Eufrate e del Tigri. Ma più che all'archeologia attese agli studî filologici divenendo autorevolissimo nelle ricerche sulle iscrizioni cuneiformi.
Tra le sue opere ricordiamo l'Assyrisches Handwörterbuch (Lipsia 1896) e la Assyrische Grammatik (2ª ed., Berlino 1906). Il D. diede rigorose regole per la critica testuale dell'Antico Testamento (Lese- und Schreibfehler im A.T., Lipsia 1920), contro le cui concezioni religiose, da lui ritenute non compatibili con le idee cristiane, pubblicò un violento attacco (Die grosse Täuschung, voll. 2, Stoccarda 1920-21). Larga risonanza, anche tra i non specialisti, e vivaci polemiche, suscitarono le sue tre conferenze Babel und Bibel (Lipsia e Stoccarda 1902-05; trad. it., Torino 1905), in cui sostenne che l'Antico Testamento deriva in massima parte da miti babilonesi e che il monoteismo ebraico si è sviluppato a poco a poco da un originario politeismo. Insieme con P. Haupt pubblicò i 25 volumi dell'Assyriologische Bibliothek (Lipsia 1881-1920) e i 10 volumi dei Beiträge zur Assyriologie (Lipsia 1889-1914).
Bibl.: F. Delitzsch, Mein Lebenslauf, in Reclam's Universum, XXXVI, n. 47.