SCHNACK, Friedrich
Scrittore tedesco, nato a Rieneck (Franconia) il 5 marzo 1888. Dopo aver compiuto gli studî liceali lavorò a lungo nell'industria e nel commercio, con una parentesi anche nel campo del giornalismo; combattente sul fronte orientale durante la grande guerra, fu per qualche tempo internato sull'isola di Prinkipo nel mar di Marmara; nel 1930 intraprese un viaggio al Madagascar, fissando quindi la propria residenza in diverse località della Germania meridionale e nel Canton Ticino; dal 1959 vive a Baden-Baden.
Incerto tra il disegno, la musica e la letteratura, si decise per questa ultima pubblicando le poesie raccolte nel volume Herauf, uralter Tag (Monaco 1913), cui fecero seguito quelle di Das kommende Reich (Hellerau 1920), fortunato libro intessuto sul motivo della nostalgia per l'oriente e per una patria tutta di sogno. Ma fama duratura acquistò con la raccolta Vogel Zeitvorbei (ivi 1922), in cui si manifesta in forma piena e dispiegata il suo senso della natura e delle cose, il suo amore per le forme più semplici e schiette dell'esistenza: moduli che poi torneranno sempre nella sua produzione lirica, sia in Palisander (1933), sia in quelle che si possono considerare le due più importanti e riassuntive sillogi poetiche di S. Gesammelte Gedichte (Lipsia 1938) e Die Lebensjahre (1951).
Non diversamente immaginoso e musicale è anche lo stile prosastico dello scrittore, da Traumfuge (Lipsia 1921) attraverso Klingsor (Hellerau 1922), Die goldenen Aepfel (ivi 1923), Die Hochzeit zu Nobis (ivi 1924), fino a Beatus und Sabine (ivi 1926-27), Die Orgel des Himmels (ivi 1927), Die Sternenbaum (ivi 1930) e Die brennende Liebe (Lipsia 1935). Intarsiate di personali esperienze che ci riportano ora in paesaggi esotici ora invece nella nativa Franconia sono pure gli ultimi frutti della penna di S.: le prose di Der Maler von Malaya (1951) e Der Zauberer von Sansibar (1951).
Bibl.: F. F., Gottinga 1958; F. Lennartz, Deutsche Dichter und Schrifsteller unserer Zeit, 8ª ed., Stoccarda 1959, pp. 681-685.