BERNHARDI, Friedrich von
Generale e scrittore militare tedesco, nato il 22 novembre 1849 a Pietroburgo dal diplomatico e storico Teodoro von Bernhardi (quello stesso che il Bismarck inviò in missione a Firenze nel 1866 per trattare col La Marmora l'alleanza italo-prussiana). Raggiunse il grado di generale di corpo d'armata.
Pubblicò le interessanti memorie di suo padre Aus dem Leben Theodor von Bernhardis. Nel libro Deutschland u. der nächste Krieg, pubblicato un anno prima della guerra mondiale del 1914-18, e tradotto in più lingue, il B. ostentò una sincerità quasi brutale nel dichiarare e dimostrare una guerra europea inevitabile. Scriveva il B.: "Sopra un territorio a un dipresso uguale a quello della Francia, la Germania alberga 65 milioni di abitanti, mentre 40 milioni vivono in Francia. Questa enorme popolazione germanica aumenta di un milione all'anno. Fra breve sarà impossibile all'agricoltura e all'industria della madre patria di assicurare occupazioni rimunerative a questa massa di uomini sempre crescente. Noi abbiamo perciò la necessità di estendere il nostro dominio coloniale, non potendosi ammettere che l'emigrazione tedesca vada ad accrescere la popolazione dei nostri rivali. Ora, data la ripartizione politica attuale della terra, non possiamo acquistar territorî che a spese di altri stati, mediante la guerra o mediante accordi". E il B., riconoscendo la diplomazia impotente ad ottenere lo scopo con i suoi procedimenti, concludeva che il popolo tedesco doveva fare assegnamento soltanto sulla propria spada. Il B. concepiva quella guerra come una fatalità indeprecabile, indipendente dalla volontà degli uomini, e ammoniva i suoi connazionali, nei quali credeva riscontrare tendenze e illusioni pacifiche, a guardarsi da esse e a tenersi pronti a un conflitto nel quale la Germania avrebbe dovuto far fronte a una formidabile coalizione. Certo è che le idee del B. contribuirono a rafforzare in Germania il timore di un'aggressione da parte della Duplice alleanza e la persuasione che convenisse esser preparati a respingerla o addirittura a prevenirla; le opere pubblicate da lui diedero inoltre impulso notevole al formarsi della dottrina militare tedesca fino al 1914. Le principali sono: Unsere Kavallerie im näschsten Kriege; Reiterdienst; Taktik und Ausbildung der Infanterie; Vom heutigen Kriege. Pubblicò anche nel 1921 una storia della guerra: Deutschlands Heldenkampf 1914-1918.