FRIULI (XVI, p. 91; App. I, p. 635)
La provincia del Friuli non ha subìto perdite territoriali in seguito ai mutamenti del confine italo-iugoslavo, avvenuti nel 1947. In armonia col nuovo ordinamento regionale della repubblica italiana (art. 131 della costituzione), essa ha formato insieme con la riorganizzata provincia di Gorizia, la regione Friuli-Venezia Giulia, con capoluogo Udine, la quale si stende su di un'area di 7638 kmq. una popolazione di 938.339 ab. (stima 31 dicembre 1947). Neanche il Friuli, inteso in senso storico, ha subìto mutilazioni territoriali a causa della sistemazione del confine italo-iugoslavo avvenuta nel 1947, se al nome si attribuisce l'estensione più ristretta e cioè fino al corso dell'Isonzo da Gorizia al mare. Se invece si considera il nome nel suo significato più ampio (v. friuli, XVI, p. 91), la regione ha perduto il bacino superiore e medio dell'Isonzo e la vallata del Vipacco, mentre ha conservato l'agro monfalconese fino alla foce del Timavo che rappresenta l'estremità orientale della sua costa.