FRONTALE (fr. fronteau, ferronnière; sp. frontal; ted. Stirnband; ingl. frontlet)
Cerchio d'oro o d'argento ornato di pietre, o anche soltanto gallone dorato o nastro che cingendo la fronte mantiene a posto i capelli.
D'origine remotissima, molto in uso presso i Greci e i Romani, si ritrova a intervalli nelle acconciature maschili e femminili di tutti i popoli e di tutti i tempi: frequentissimo nelle statue e nelle miniature dei secoli XII e XIII. I pittori italiani dal sec. XIV al XVI prediligono questa acconciatura: Beatrice d'Este nel ritratto di Leonardo porta un frontale guarnito di perle e legato con un fiocco sopra la cuffietta; il Mantegna ritrae Isabella Gonzaga con un sottile cerchio ornato sulla fronte con uno scorpione; Lucrezia Crivelli nel ritratto di Leonardo ha nel frontale un solo gioiello. Da questo quadro, noto in Francia col nome La belle ferronnière, è venuta la denominazione dell'acconciatura. Il frontale ebbe il massimo splendore nel Rinascimento. Il Vecellio dice che le donne di Napoli, di Venezia e di Milano "portano cerchi d'oro e cordelline di seta sulla fronte con bellissime opere attorno". Il frontale, pur rappresentando una reazione alle ingombranti acconciature francesi, fu colpito da molte leggi suntuarie. A Firenze nel 1335 vien concesso solo alle donne nobili di portare un frontale " di valuta al più di scudi 15", laddove viene proibito alle donne di condizione inferiore. Scomparso nel 1600, non riappare che brevemente nell'Impero con le acconciature alla greca. Con il ritorno allo stile "medievale" è in gran voga nel 1830; piccolo nastro nero o sottile catenella d'oro, esso segna per oltre 15 anni la tendenza romantica dell'epoca.
Bibl.: C. Vecellio, Habiti antichi et moderni, Venezia 1589; E.-E. Viollet-le-Duc, Dictionnaire raisonné du mobilier français de l'époque carlovingienne à la Renaissance, III, Parigi 1872, pp. 119-120; C. Piton, Le costume civil en France, Parigi s. a., p. 25; M. von Boehn, La moda. Uomini e costumi del sec. XIX, I, Bergamo 1909, p. 111; R. Rodocanachi, La femme italienne avant, pendant et après la Renaissance, Parigi 1922, pp. 146, 157, 165, 350.