frontiera
In matematica, luogo di punti che non sono né interni né esterni a un dato insieme. I punti di f. godono della proprietà per la quale intorno a essi si trovano sempre sia punti che appartengono all’insieme sia altri a esso non appartenenti. Nel caso di un insieme rappresentabile su un piano cartesiano, la f. è costituita dalla sua linea di confine.
In economia, il concetto di f. è applicato in tutti i campi in cui le scelte o le allocazioni possibili formano un insieme ben definito: lungo la f., tipicamente, si trovano allora i punti di ottimo, che massimizzano un dato criterio di efficienza. Alcuni esempi comprendono: la f. di produzione e la f. tecnologica nella teoria dell’impresa, la grande f. efficiente in scienza delle finanze e la f. dei portafogli nella teoria finanziaria.
La f. di produzione definisce il valore massimo degli output di una o più imprese associato a una data combinazione degli input. Nel caso di un solo output, essa è definita dal valore della funzione di produzione al variare del livello dei fattori e dei beni intermedi. Se vale la proprietà di free disposal (➔), è sempre possibile produrre una quantità minore dei beni finali e, quindi, l’insieme di produzione è costituito da tutti i punti sotto la f. di produzione. D’altra parte, la capacità produttiva dipende anche dal livello della tecnologia. Le innovazioni più recenti e più produttive determinano allora la f. tecnologica, che, come il processo innovativo, è in continua evoluzione e rappresenta lo stato delle migliori pratiche operanti in un settore in un determinato periodo di tempo. Le imprese differiscono per il ruolo svolto nel mercato delle tecnologie: quelle leader (➔ leadership) producono direttamente innovazioni che spostano in avanti la f. tecnologica, quelle follower (➔) investono in nuova tecnologia per avvicinarsi a essa.
La grande f. dell’utilità, o curva delle possibilità di utilità, rappresenta l’insieme di tutte le allocazioni efficienti nel senso di Pareto, partendo dalle quali non è possibile aumentare l’utilità di un agente senza ridurre quella di un altro. Per es., nel caso semplice di un’economia di puro scambio con due consumatori e due beni, rappresentata dalla scatola di Edgeworth (➔ Edgeworth, scatola di), la grande f. dell’utilità corrisponde alla cosiddetta curva dei contratti. Per determinare un unico punto di ottimo sociale, si introduce una funzione del benessere sociale (➔ benessere sociale, funzione del), fondata su una nozione di equità sociale, cosicché l’ottimo è definito dal punto di tangenza fra quest’ultima e la grande f. dell’utilità.
La f. efficiente dei portafogli identifica la composizione ottimale dei portafogli finanziari composti da un insieme di titoli rischiosi. Un metodo standard di efficienza è dato dal criterio media-varianza, secondo il quale sono da preferire portafogli che assicurano rendimenti attesi con una media più alta e una varianza più bassa. Il criterio media-varianza non permette di determinare il portafoglio ottimale ma un insieme di portafogli efficienti, cioè non dominati da altri portafogli: un portafoglio è efficiente quando ha il più elevato rendimento atteso a parità di varianza, ovvero quando possiede la varianza più piccola a parità di rendimento atteso. L’insieme dei portafogli efficienti è detto f. efficiente.