FROSINONE (XVI, p. 115; App. I, p. 635; II, 1, p. 1010)
La città, gravemente danneggiata da offese belliche, è stata interamente ricostruita. Il vecchio centro su un colle (290 m) con vasto panorama sulla valle del Sacco, comprende ancora parte degli edifici pubblici; ma più sviluppati sono i quartieri moderni che irraggiano verso il piano a nord (Viale Roma) sulla via Casilina, a sud (Viale Napoli e Viale Mazzini), ad est (Viale Sella). Ne è risultata una fisionomia urbana del tutto nuova.
Secondo il censimento del 4 novembre 1951 il comune aveva una popolazione di 24.688 ab., ma di essi solo 14.035 erano attribuiti al centro urbano. Caratteristica del territorio comunale (47 km2) è la presenza di un grande numero di piccoli nuclei (oltre 100 ne novera il censimento, dei quali solo una diecina con popolazione di 100 ab. o più) e di una percentuale rilevante di popolazione rurale sparsa (5.161). Anche i nuclei sono spesso fattorie o gruppi di fattorie. La popolazione del comune al 31 dicembre 1959 era salita a 31.757 abitanti.
La città è oggi sede di qualche notevole industria, ma soprattutto è mercato agricolo, il principale della Ciociaria e grande nodo di comunicazioni automobilistiche. A 4 km è la stazione ferroviaria intorno alla quale è un notevole nucleo abitato (Frosinone Scalo).
Nella provincia di F. dei 468.594 ab. (1951), 191.871 abitavano nei centri, 69.902 in piccoli nuclei e ben 206.821 in case sparse. Densità 145 ab. per km2.