frugare
Compare cinque volte nella Commedia. Con il significato di " pungere, e spronare " (Daniello), " pungere tormentosamente ", in If XXX 70 La rigida giustizia che mi fruga. Nelle altre occorrenze il verbo, più che la sferza tormentosa di una pena, esprime un assillo che stimola ad agire, sia in senso buono (Pg XV 137 così frugar conviensi i pigri; III 3), sia in senso cattivo: vertù... si fuga / da tutti come biscia, o per sventura / del luogo, o per mal uso che li fruga (XIV 39), " idest stimulat et impellit ad peccandum " (Benvenuto). Il Serravalle aggiunge " sive molestat ". Identico significato il verbo ha anche in Pg XVIII 4 io, cui nova sete ancor frugava, esattamente inteso e dichiarato dal commento del Buti: " cui nuovo desiderio di sapere ancora frugava, cioè stimulava ". Resta perciò del tutto isolata, e inaccettabile, l'interpretazione del Lana: " frugava, cioè cibava (nom. haec fruges, gen. huius frugis ecc.) quasi a dire: l'animo si cibava di una novella sete cioè d'uno novello dubbio ".