FRUTTO (XVI, p. 128)
Esistono diverse classificazioni dei f., anche perché alcuni studiosi prendono in maggiore considerazione la morfologia, altri l'ecologia, trattandosi di un apparato a funzione ecologica, qual è la protezione dei semi e la loro dispersione. Un sistema naturale di classificazione dei f. sarebbe quello filogenetico, che dovrebbe quindi rappresentare lo sviluppo nei tempi geologici dei varî tipi di f. da un tipo ancestrale, e quindi dovrebbe spiegare la filogenesi dei tipi diversi di f. che si trovano, per es., nella famiglia delle Ranuncolacee (follicoli secchi delle Elleboree, follicoli carnosi delle Peonie, la capsula delle Nigelle, la bacca dell'actea, le noci delle anemoni). Ma un sistema filogenetico dei f. è ben lontano da una formulazione soddisfacente per varie ragioni, prima delle quali il fatto che non è ancora stabilita la filogenesi dei diversi ordini e delle famiglie delle Angiosperme: infatti, alcuni assumono quale tipo ancestrale il follicolo, altri una noce bicarpellare. Dei diversi sistemi proposti finora sono notevoli quello di H. Winkler e quello di R. Beck von Mannagetta, il primo su base morfologico-filogenetica, il secondo su base ecologica, ambedue molto diversi dal sistema tradizionale. Il Beck distingue f. delle Angiosperme e f. delle Gimnosperme, nelle prime f. semplici (da pistilli liberi o sincarpici di un solo fiore), f. connati (da pistilli apocarpici concresciuti di un solo fiore, come nel lampone, o da pistilli di più fiori, come la bibacca di certe Lonicere), e f. congiunti (tenuti insieme da parti accessorie, quali il ricettacolo, come nelle fragole); per ognuno di questi gruppi distingue i f. deiscenti e gli indeiscenti e inoltre se sono secchi o carnosi, non annettendo importanza al fatto se l'ovario è infero anziché supero, e abolendo quindi la tradizionale distinzione in f. veri e f. falsi. Tale sistema si adatta meglio al capitolo della disseminazione, giacché il Beck assume come base della classificazione il concetto di "unità ecologica", quindi è f. tanto una ciliegia, che deriva da un carpello solo, quanto il f. del fico, che è un complesso di f. e di parti accessorie. La classificazione tradizionale, i cui termini sono più che altro descrittivi e alcuni sono interpretati variamente (achenio, noce, drupa, bacca, ecc.) è la seguente:
F. veri (derivano soltanto da ovarî):
1. semplici (da un solo ovario):
2. aggregati (da più ovarî di un solo fiore): formati da achenî, da drupe, ecc.
F. composti o infruttescenze (derivati da più fiori).
F. falsi: categoria molto eterogenea, che comprende tutti gli apparati contenenti semi e che derivano non solo dall'ovario, ma da parti accessorie del fiore, come il ricettacolo (in tutti i f. da ovario infero e nei f. delle rose e della fragola), da antofilli o da brattee; rientrano qui anche varie infruttescenze, come quelle del fico e del gelso.
In base agli studî più recenti si presenta qui un prospetto, per i tipi più frequenti di f., basato essenzialmente sui concetti del Winkler:
F. aggregati (da più carpelli apocarpici di un fiore):
F. semplici (da un solo carpello supero):
F. sincarpici (da 2 o più carpelli concresciuti, di un solo fiore):
Non sono compresi in questo prospetto alcuni casi particolari, rari, come i f. delle Calicantacee, delle rose, ecc., riferibili ai frutti aggregati, né altri, ancora più rari, come il f. dell'anacardio, né le infruttescenze (fico, gelso, ananas).
Per la filogenesi si può ammettere che i f. aggregati rappresentino il tipo primitivo e che da essi si siano evoluti da una parte i f. semplici (per riduzione del numero dei carpelli) e dall'altra i sincarpici (per concrescenza dei varî carpelli), inoltre che i caratteri carnoso, indeiscente, dirompente e ruptile, siano derivati, ciò che è indicato dalla successione di questi termini nel prospetto. In questo il termine noce è usato nel senso attualm. più generale, cioè come f. uniseminato con tegumento secco, sia membranaceo sia legnoso, e il termine ruptile è usato per i f. che si rompono in pezzi che non corrispondono a singoli carpelli. Per quanto riguarda le Gimnosperme è da notare che in alcune si hanno semi che simulano un f. carnoso, come nel ginkgo (tipo drupa: i tre strati derivano tutti dal tegumento seminale) e nelle torreye (dall'arillo), o si hanno complessi di carpelli (p. es. coccole dei ginepri), che somigliano a una bacca; anche i coni delle Conifere si comportano, dal punto di vista ecologico, come f., benché il loro valore morfologico sia diverso.