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fruttosio

Dizionario di Medicina (2010)
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fruttosio


Glicide monosaccaride, detto anche levulosio. Si trova in forma libera nella frutta, nel miele, nelle alghe verdi e nel liquido seminale di molti mammiferi. È largamente diffuso in forma combinata nei disaccaridi (saccarosio) e nei polisaccaridi. In natura è presente solo il D-fruttosio. Nell’organismo il f. viene metabolizzato meno rapidamente del glucosio e del galattosio, ma più rapidamente degli altri zuccheri. Il plasma umano normalmente contiene 6÷8 mg di f. in 100 ml. Nel metabolismo dei carboidrati compaiono quattro importanti esteri fosforici del f.: l’1-fosfato, il 6-fosfato, il 2,6-difosfato e l’1,6-difosfato. Il primo si origina direttamente dal fruttosio per azione di una fruttochinasi specifica presente nel fegato e nella mucosa intestinale, gli altri si originano nel processo di glicolisi. In particolare, l’1,6-difosfato e il 2,6-difosfato sono considerati tra i più importanti regolatori della glicolisi. Il f. ha un potere dolcificante del 30÷40% superiore a quello del saccarosio e pertanto lo può sostituire in alcuni impieghi. Intolleranza ereditaria al f.: anomalia metabolica dovuta a carenza ereditaria dell’enzima digestivo fruttosio-1-fosfato aldolasi, che agisce quasi esclusivamente a livello del fegato.

Vedi anche
monosaccaride Glicide semplice, ovvero che non può essere decomposto per idrolisi. I monosaccaride non sostituiti hanno formula generale (CH2O)n (con n=3, 4, 5, ...); sono molto diffusi in natura sia allo stato libero che in combinazione tra loro (polisaccaridi) o con altri composti (glicosidi); sono solubili in acqua ... glicidi (o glucidi) Sostanze ternarie composte di carbonio, idrogeno e ossigeno, dette anche carboidrati perché molte di esse contengono idrogeno e ossigeno nelle stesse proporzioni dell’acqua. Dal punto di vista chimico sono poliossialdeidi, poliossichetoni o composti che possono formarli per idrolisi. In ... miele Sostanza zuccherina, di consistenza viscosa, elaborata dalle api e immagazzinata nelle celle del favo. Dalla remota antichità, fino all’epoca dell’introduzione e dello sfruttamento della canna da zucchero e della barbabietola, ha costituito l’edulcorante per eccellenza. ● Il miele è elaborato dalle ... enzima Sostanza di natura proteica (una volta detta fermento) che ha proprietà di accelerare una reazione chimica specifica senza esser consumata e senza entrare nei prodotti finali della reazione. Le sostanze sulla cui trasformazione gli enzima agiscono sono dette substrati. A differenza dei catalizzatori ...
Altri risultati per fruttosio
  • fruttosio
    Enciclopedia on line
    Glicide monosaccaride chetoesoso, CH2OHCO(CHOH)3CH2OH, detto anche zucchero di frutta o levulosio (poiché le sue soluzioni fanno ruotare il piano della luce polarizzata verso sinistra). È l’unico chetoesoso reperibile in natura, dove si presenta nella forma ciclica furanosica o in quella piranosica; ...
  • FRUTTOSIO o levulosio
    Enciclopedia Italiana (1932)
    Mario Betti È il più importante dei chetoesosî. Fu scoperto nel 1847 da A.-P. Dubrunfaut. Si trova libero insieme col glucosio nella maggior parte delle frutta dolci, nel mosto d'uva, come pure nel miele. Combinato col glucosio costituisce lo zucchero di canna o saccarosio. È il componente fondamentale ...
Vocabolario
fruttòṡio
fruttosio fruttòṡio (o fruttòṡo) s. m. [der. di frutto, col suff. -os(i)o]. – In chimica organica, monosaccaride, detto anche zucchero di frutta o levulosio (perché le sue soluzioni fanno ruotare il piano della luce polarizzata verso sinistra)...
fruttoṡide
fruttoside fruttoṡide s. m. [der. di fruttosio]. – In chimica organica, glicoside contenente fruttosio.
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