FUCSINA
. Sostanza colorante basica derivata dal trifenil-metano. Fu preparata da E. Verguin nel 1858. È la prima sostanza colorante artificiale che, dopo la malveina di Perkin, sia stata prodotta su scala industriale (v. coloranti, sostanze).
Si forma ossidando una miscela di anilina, para-toluidina e orto-toluidina (il cosiddetto olio di anilina).
L'ossidazione si fece nei primi tempi con cloruro stannico, poi con acido arsenico e altre sostanze; infine si trovò conveniente adottare il metodo di Coupier (1869) nel quale si adopera come ossidante il nitrobenzolo in presenza di sali di ferro e acido cloridrico, riscaldando la miscela a 160-180°.
Nell'ossidazione, è il carbonio del gruppo metilico della para-toluidina quello che diventa il carbonio centrale trifenil-metanico (l'anilina, ossidata da sola, non dà fucsina).
Insieme col cloridrato del triammino-trifenil-carbinolo si formano anche altri composti analoghi più o meno metilati secondo che ha preso parte o no alla reazione l'orto-toluidina oppure anche le xilidine (che sono contenute nell'olio di anilina). Nella reazione si forma anche fosfina (un derivato dell'acridina) che viene separata dalla fucsina per la sua diversa solubilità nell'acqua. Si spiega così il differente aspetto, il differente tono di colore e le varie denominazioni che hanno ricevuto le differenti marche di fucsina commerciale (fucsina diamante, scarlatto, cerise, grenadina, magenta, rubino, amaranto, ecc.).
La sostanza colorante è il cloridrato cristallizzato in grossi cristalli di color verde cantaride, i quali si sciolgono nell'acqua con colorazione rossa che tinge la lana, la seta, il cuoio e il cotone tannato. La soluzione acquosa rossa di fucsina è decolorata dall'acido solforoso: la soluzione incolora è colorata in rosso violetto dalle aldeidi (reattivo di Schiff).