fuga
Comportamento di evitamento di una situazione o di un oggetto dolorosi o fastidiosi per l’individuo. Si distingue dall’evitamento (➔) vero e proprio, poiché mentre in quest’ultimo l’oggetto o la situazione sono soltanto previsti o attesi, nella f. essi si presentano effettivamente ed esercitano direttamente i loro effetti negativi sul soggetto. In psicoanalisi, la f. è una resistenza che consiste in un momentaneo aggravamento dei sintomi durante il trattamento, dovuto alla tendenza del paziente a evitare la discussione di temi dolorosi rifugiandosi nei ricordi dell’infanzia. Nella f. nella malattia, il nevrotico utilizza i sintomi per distrarsi dal riconoscimento del materiale psichico rimosso. Similmente, ma in senso opposto, la f. nella guarigione consiste nel miglioramento rapido e improvviso del paziente, non per il superamento del conflitto nevrotico, ma proprio come escamotage per sottrarsi all’analisi.