fullerene
fullerène [s.m. Der. del cognome dell'architetto R.B. Fuller, che ha progettato forme architettoniche analoghe alla struttura della sostanza] [CHF] [FSD] Nome attribuito ad aggregati costituiti da un elevato numero (sempre pari) di atomi di carbonio (da 40 a 190 circa) e caratterizzati da elevata stabilità. I f. furono ottenuti nel 1985 facendo raffreddare fino a temperatura ambiente vapori di grafite ottenuti con la tecnica del raffreddamento laser. Fra i f. quello presente in maggior misura è costituito da 60 atomi di carbonio disposti secondo una struttura sferoidale che si formerebbe per l'"accartocciarsi" di strutture piane di grafite. I f. mostrano interessanti proprietà ottiche, per es., una variazione non lineare della trasparenza in funzione dell'intensità della luce incidente. Un'importante serie di derivati è ottenuta tramite l'introduzione all'interno della struttura di atomi diversi dal carbonio (per es., gli elementi alcalini, a bassissima temperatura, conferiscono superconduttività ai prodotti così ottenuti).