FULGONIO, Fulvio
Nacque a Fiorenzuola d'Arda, presso Piacenza, il 24 maggio 1832 da Giovanni e Carlotta Bucciarelli. Dotato di una buona cultura umanistica, esordì giovanissimo nel 1854 come drammaturgo presentando un dramma in quattro atti, Amore e poesia, ovvero Dopo vent'anni. Nel 1858 compose Visione, cui fece seguito Il medico e l'orfanello, ovvero Il pugnale di mio padre, dramma rappresentato a Piacenza al teatro Diurno nello stesso anno. Nel 1861 dava alle stampe a Fiorenzuola d'Arda la tragedia Zuleica, ripresa nel 1868 per una seconda stesura. Fervente patriota, collaborò ai primi giornali piacentini di ispirazione democratico-repubblicana, tra cui L'Agitatore, dove pubblicò poesie e un dramma. Nel 1869 si trasferì a Milano e vi trovò, con una discreta notorietà, l'amicizia e la stima di A. Ghislanzoni, L. Illica, G. Giacosa e A. Boito.
Nel 1872 divenne collaboratore del Gazzettino rosa insieme con A. Bizzoni e F. Cavallotti. Per diversi anni sul giornale comparvero suoi scritti sotto vari pseudonimi, tra cui Farfarello, Marameo e poi Strimpellatore. Dal dramma del Cavallotti I pezzenti trasse un omonimo libretto d'opera, musicato da L. Canepa ed edito a Genova nel 1877 (2ª ed., Milano 1880), rappresentato alla Scala di Milano il 20 sett. 1879.
Sebbene non particolarmente originale, il F. fu tuttavia scrittore fecondo, vantando una produzione che supera i cento libretti. Oltre quelli citati, si ricordano il dramma Torquato Tasso, che avrebbe avuto un particolare successo nei teatri popolari, e la tragedia Beatrice Tenda (Milano 1873). Dal Riccardo III dello Shakespeare il F. trasse il libretto, musicato da L. Canepa (ibid. 1879) e presentato il 10 novembre dello stesso anno al milanese teatro Carcano. Ancora a Milano, al teatro Dal Verme, il 16 ott. 1880 fu dato I Moncada, dramma lirico (ibid. 1880), musicato da R. Marenco; con la musica di A. Smareglia veniva dato alla Scala il 17 febbr. 1882 il dramma lirico Bianca di Cervia (ibid. 1882). Il dramma Tito Vezio (ibid. 1884), musicato da A. Giovannini, fu rappresentato in prima al teatro Argentina di Roma il 19 febbraio; Nestorio, musicato da G. Gallignani (ibid. 1888) alla Scala di Milano il 31 marzo 1888. Il suo ultimo lavoro fu il melodramma Dal sogno alla vita, musicato da Virginia Mariani Campolieti (ibid. 1898), rappresentato a Vercelli al teatro Civico il 15 febbr. 1898 e al Politeama di Genova il 16 maggio 1899.
Il F. collaborò inoltre ai periodici La Farfalla, la Commedia umana, Il Trovatore, l'Arte drammatica di I. Polese e ad altri giornali letterari, teatrali e umoristici. Fu anche appassionato enigmofilo: al Secolo Lombardia, di cui fu collaboratore, inviò quotidianamente per molti anni una sciarada sugli argomenti di attualità.
Colpito nel maggio del 1904 da una grave forma cancerosa, fu ricoverato nel padiglione Litta dell'ospedale Maggiore di Milano, dove morì il 24 luglio seguente.
Fonti e Bibl.: Necr. di C. Romussi, Per F. F., in Il Piccolo, 3 ag. 1904; F. Giarelli, L'ultimo dei boemi, ibid., 7 ag. 1904. Inoltre: L'Indipendente, Piacenza, 4 genn. 1865; Iscrizioni per Cavour, in Gazzetta di Parma, 3 luglio 1871; F. Giarelli, Memorie boeme, in Il Progresso, Piacenza, 17 maggio 1889; Boll. storico piacentino, XXVIII (1933), pp. 172-174; G. Gatti, Il teatro alla Scala… Cronologia, Milano 1964, pp. 149-159; F. Da Mareto, Bibliogr. gen. delle antiche province parmensi, Parma 1974, II, p. 472; C. Schmidl, Diz. univer. dei musicisti, Suppl., p. 325; Appendice al diz. biogr. piacentino, Sala Bolognese 1980, ad vocem; Nuovo diz. biogr. piacentino, Piacenza 1987, ad vocem.