FUMAROLA
. Le fumarole vulcaniche si presentano sul fondo, sulle pareti e sull'orlo dei crateri e appaiono anche sulle colate di lava. Ve ne sono di gassose, a vapore acqueo e anche di quelle in cui predominano sostanze volatili che condensandosi formano efflorescenze dette sublimazioni fumaroliche. Le fumarole sono state classificate secondo la temperatura e la natura delle loro esalazioni. Quelle che sorgono sulle lave fluenti a elevata temperatura sono secche e contengono cloruri di sodio e potassio; altre a temperatura più bassa sono umide e acide (cloridriche e solforose) o umide ammoniacali; quelle sotto i 100° raramente presentano prodotti di sublimazione e ve ne sono di umide con acido solfidrico e con anidride carbonica, ovvero di puro vapore acqueo, come il Vulcarolo nell'Etna che viene utilizzato per l'alimentazione idrica.
Non esiste una precisa classificazione delle fumarole, perché le frequenti variazioni della temperatura del suolo vulcanico, l'azione degli agenti atmosferici e l'influenza reciproca dei diversi gas che si svolgono lungo diverse spaccature, spesso vicine, determinano modificazioni assai complesse. Si chiama attività fumarolica quella dei vulcani attivi e attività solfatarica quella dei vulcani quiescenti. Un esempio classico di attività solfatarica è la solfatara di Pozzuoli (v. vulcano).