FUMIGENI
. Sono stati chiamati fumigeni o fumogeni o nebbiogeni diversi composti usati nella guerra mondiale per produrre nubi o cortine di fumo. I fumigeni sono essenzialmente sostanze capaci di restare per un tempo più o meno lungo sospese nell'aria in minutissime particelle. Si tratta veramente di sistemi colloidali: i fumi sono particelle solide sospese nell'aria, le nebbie sono invece costituite da goccioline liquide. Le particelle solide o liquide sospese nell'aria hanno un diametro compreso fra cm. 1.10-2 e 1.10-6.
I fumigeni furono usati per la prima volta dai Tedeschi nella battaglia navale dello Jutland (31 maggio 1916): nascondendosi dietro grandi nubi artificiali le navi tedesche riuscirono a riparare nei loro porti. I Tedeschi usarono in questa occasione l'oleum (anidride solforica sciolta in acido solforico). Versando l'oleum sulla calce viva contenuta in cassette speciali, si svolge tanto calore che l'anidride solforica viene volatilizzata, combinandosi con l'umidità atmosferica, forma goccioline di acido solforico. Invece dell'oleum si può adoperare anche l'acido clorosolforico. I Tedeschi preferirono anche nella guerra terrestre di utilizzare questa reazione. Gli alleati applicarono anche altri sistemi. Furono per es., lanciati proiettili carichi di sostanze fumigene che venivano volatilizzate quando il proiettile esplodeva, e, combinandosi anch'esse con l'umidità atmosferica, restavano sospese nell'aria allo stato di fumi o di nebbie. Così furono lanciati proiettili carichi di pentacloruro di antimonio (SbCl4) di tetracloruro di silicio (SiCl4) di tetracloruro di stagno (SnCl4), chiamato comunemente opacite, oppure tetracloruro di titanio (TiCl4) noto col nome di fumigerite. Tutte queste sostanze decomposte dall'umidità, formano gli ossidi corrispondenti e acido cloridrico. Invece che rinchiusi in proiettili si possono impiegare questi composti spruzzandoli dentro il tubo di scappamento di autocarri, di motoscafi o di aeroplani. Meglio è adottare dispositivi capaci di volatilizzare questi cloruri insieme con ammoniaca gassosa, perché in tal caso il fumo che si forma, contenendo cloruro ammonico invece che acido cloridrico, è più denso e opaco. Uno dei migliori fumigeni è il fosforo che bruciando nell'aria forma anidride fosforica P2O5 e con l'umidità dà origine poi ad acido fosforico.
Spesso furono adoperate anche miscele, rinchiuse in cassette o foggiate in candele che, quando venivano accese, producevano fumi costituiti da cloruri metallici che si formavano nella reazione che avveniva durante la combustione ed erano volatilizzati dal calore svolto nella reazione stessa. I prodotti più noti di questo tipo sono le miscele Berger, usate dai Francesi, e la miscela B. M. americana. Tali miscele sono costituite generalmente di polvere di zinco mescolata con una sostanza organica clorurata (per es., tetracloruro di carbonio oppure tetracloruro di acetilene o clorobenzolo, ecc.), con una sostanza capace di fornire l'ossigeno necessario per la combustione (nitrato di potassio o clorato di sodio, ecc.) e con sostanze inerti destinate ad agglutinare la massa (farina fossile o ossido di zinco o carbonato di magnesio, ecc.). Il cloruro di zinco che si forma nella reazione è quello che costituisce il fumo.
Si chiama potere oscurante di un fumigeno la sua capacità più o meno grande di occultare gli oggetti posti dietro la nube che forma. Viene determinato praticamente misurando lo spessore minimo di fumo o di nebbia attraverso a cui si comincia a distinguere per trasparenza il filamento di una lampadina di determinata intensità. Dalle misure eseguite si deduce che il fosforo è il fumigeno migliore.
Durante la guerra mondiale furono molto usati i fumigeni per occultare installazioni o movimenti di truppe o l'avanzata dei sottomarini, per regolare il tiro dei cannoni, per vedere la direzione del vento prima dell'emissione di gas asfissianti, ecc.