FUNGICIDI
. Anticrittogamici (III, p. 475; App. II, 1, p. 204) fitocidi che servono per lo sterminio dei micromiceti parassiti delle piante.
Il moderno sviluppo di questi prodotti è dovuto soprattutto alla classe degli anticrittogamici organici sintetici che hanno cominciato ad essere individuati ed introdotti nell'uso intorno al 1940. Rapidamente l'industria chimica mondiale ha studiato e sviluppato prodotti nuovi che a poco a poco vanno sostituendo o si affiancano agli anticrittogamici tradizionali a base di sali di rame o a base di zolfo modificando sensibilmente anche la stessa tecnica di difesa contro le crittogame.
A. E. Dimond e J. G. Horsfall segnalarono già nel 1943 l'azione fungicida dell'etilen-bis-ditiocarbammato di sodio (nabam) messo poi in commercio con il marchio Dithane D 14. Il prodotto, solubile in acqua, fu superato rapidamente dal sale di zinco dello stesso acido (zineb), noto principalmente sotto i marchi Dithane Z 78, Parzate, Aspor, ecc. Questo prodotto, rapidamente diffusosi in tutto il mondo, costituisce oggi il principale fungicida organico. Lo zineb è attivo, a basse dosi, contro le principali crittogame che interessano l'agricoltura e soprattutto contro la Plasmopara viticola; contrariamente ai sali di rame lo zineb non possiede alcuna attività antioidica ed ha una stabilità ridotta verso gli agenti atmosferici per cui la protezione delle piante trattate non è molto duratura. È particolarmente sensibile all'umidità che, con il tempo, lo degrada a prodotto inattivo. Lo zineb può produrre, agli operatori, eritemi cutanei alquanto fastidiosi, pur essendo la sua tossicità acuta e cronica piuttosto ridotta.
Recentemente si sono diffusi preparati commerciali nei quali lo zineb viene associato a sali di rame, particolarmente ossicloruri, al fine di accoppiare le proprietà dei due preparati e sfruttare un supposto sinergismo di attività fra i due prodotti. Per correggere la mancanza di attività antioidica lo zineb viene impiegato sulla vite in associazione con zolfi bagnabili o colloidali.
Altro sale dell'acido etilen-bis-ditiocarbammico entrato nell'uso negli S.U.A. è quello di manganese (maneb), poco impiegato in Italia.
Appartenente alla stessa classe è il dimetilditiocarbammato di zinco (ziram) la cui applicazione nella difesa degli alberi da frutto va via via aumentando. Appartengono pure alla classe dei carbammati il dimetilditiocarbammato di ferro (ferbam), il tetrametiltiuram disolfuro (TMTD), ecc., di uso però assai limitato.
Un altro fungicida organico molto attivo è l'N-(tricloro metiltio)-1,2,3,6 tetraidroftalimide (captano) che è stato usato con ottimi risultati in luogo dello zineb; il suo elevato costo di produzione ne limita considerevolmente l'impiego.
Alla classe degli anticrittogamici organici appartengono numerosi altri composti di minore importanza che vengono impiegati per scopi molto particolari. Si possono segnalare il tetracloro benzochinone (spergon) e il 2,3 dicloro naftochinone (phygon) la cui introduzione nella pratica è antecedente a quella dei composti della classe dei carbammati, ma il cui uso è attualmente limitato praticamente solo alla concia delle sementi, l'esaclorobenzene impiegato per lo stesso scopo, il pentaclorofenolo usato nella protezione del legno, alcuni derivati della chinolina, alcuni nitroderivati aromatici quali il dinitroortocresolo ed il nitroclorotoluene, alcuni derivati delle gliossalidine fra le quali ha ottenuto un certo successo la 2 eptadecil-gliossalidina, impiegata soprattutto nella difesa degli alberi da frutto.
Fra i prodotti di più recente sviluppo si possono segnalare i derivati della triazina simmetrica fra i quali importante la 2,4 dicloro-6- (o-cloro anilino)-s-triazina (dyrene) e l'acetato di dodecil guanidina (cyprex), questo ultimo molto promettente.
Di recente sono stati studiati, e stanno entrando nella pratica comune, varî prodotti adatti alla disinfezione del terreno. Fra questi possiamo citare il pentacloro nitrobenzene (terracloro), il dimetilditiocarbammato di zinco-zinco-2-mercaptobenzotiazolo.
Un discreto sviluppo hanno avuto in questi ultimi tempi anche gli anticrittogamici metallorganici fra i quali si devono ricordare i derivati organo-mercurici (cloruro, borato, idrossido, nitrato basico, acetato, ftalato, salicilato, gluconato di fenil mercurio), ed i derivati stanno-organici (brestan); la spiccata tossicità verso l'uomo di questi prodotti ne limita grandemente l'uso.
Anche sostanze antibiotiche quali l'actidione, l'antimicina, la viridina, la gliotossina ed altre sono state provate come anticrittogamici ma il loro impiego non si è ancora generalizzato.
Da segnalare infine la tendenza moderna a formulare i principî attivi in modo da assicurare la massima copertura delle foglie e il minimo residuo al momento del raccolto: tale risultato si ottiene con la micronizzazione dei preparati.
Bibl.: American phytopathological Soc., Plant pathology: problems and progress 1908-1958, Madison (S.U.A.) 1959; R. L. Metcalf, Advances in pest control research, 3 voll., New York 1960.