furo
Latinismo, il termine compare in due luoghi, in rima, sia come sostantivo che come aggettivo. Sostantivo, nel senso di " ladro ", in If XXI 45 Là giù 'l buttò, e per lo scoglio duro / si volse; e mai non fu mastino sciolto / con tanta fretta a seguitar lo furo. Il vocabolo è ampiamente attestato nella lingua del Duecento: cfr. particolarmente Brunetto Latini Retorica (ediz. Maggini, Firenze 1967, 71, 95, 96); Quaedam profetia 72 (Monaci, Crestomazia 582).
Aggettivo, con lo stesso valore, riferito al fuoco " che invola ", " che nasconde " i consiglieri fraudolenti (cfr. If XXVI 41 ogne fiamma un peccatore invola), in If XXVII 127 Questi è d'i rei del foco furo (vedi FUIO).