furto
Per " l'atto del rubare, del sottrarre qualcosa ", in Rime LXXXIII 53 come al furto il ladro, / così vanno a pigliar villan diletto; Cv I XII 10 e IV XI 7. In If XXV 29 è comunemente accettata la lezione non va co' suoi fratei per un cammino, / per lo furto che frodolente fece / del grande armento ch'elli ebbe a vicino, invece della variante esplicativa lo furar (v. FURARE).
Per estensione indica l'oggetto sottratto, in particolare il peccatore contenuto dalle fiamme che compaiono nell'ottava bolgia (cfr. foco furo, If XXVII 127), in If XXVI 41 nessuna [fiamma] mostra 'l furto.
La locuzione ‛ di f. ' in Cv IV V 18 li Franceschi... prendeano di furto Campidoglio di notte, dove l'accento semantico batte sulla clandestinità e la subitaneità ingannatrice dell'assalto dei Galli. La loro non fu una conquista bellica, ma quasi un'impresa ladresca.