fusione
In psicoanalisi, la ricombinazione e la dialettica tra pulsioni di vita e di morte, come si manifesta in ciascun comportamento concreto. Come scrive Sigmund Freud nella Introduzione alla psicoanalisi. Nuova serie di lezioni (1932), la f. delle pulsioni consiste nella dialettica di eros e thanatos in un medesimo oggetto, idea o comportamento, tale da trasformare sia l’uno che l’altro in qualcosa di più complesso della semplice somma delle parti, come avviene nella vita sessuale normale o patologica: «Riteniamo che il sadismo e il masochismo ci offrano due esempi della fusione di due tipi di pulsioni, Eros e aggressività, e facciamo l’ipotesi che tale relazione sia un prototipo e che tutti i moti pulsionali che possiamo esaminare siano fusioni o leghe dei due tipi di pulsioni». La f. non è dunque una giustapposizione o coabitazione di istinti opposti, come nel caso dell’ambivalenza (➔), e viene spesso utilizzata come sinonimo di simbiosi: uno stato psicologico di non distinzione di identità e confini tra Sé e non-Sé, fisiologico tra madre e bambino nella prima infanzia e che può persistere nella vita adulta a vari gradi di normalità o di patologia.