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FUSIONI CELLULARI

di Fabrizio Cortesi - Enciclopedia Italiana (1932)
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FUSIONI CELLULARI

Fabrizio Cortesi

. Sono riunioni di cellule, che per distruzione totale o parziale di parte della membrana dànno luogo ai tubi cribrosi, ai vasi o trachee e ai vasi laticiferi.

I tubi cribrosi si formano da serie longitudinali di cellule che si dividono prima verticalmente formando due serie: una grande e l'altra piccola; la prima costituirà il tubo cribroso e l'altra formerà le cellule annesse. Nella serie grande i nuclei scompaiono, ma i singoli elementi del tubo non muoiono, anzi il loro citoplasma parietale resta vivo per molto tempo; le membrane trasversali si perforano e s'ispessiscono costituendo la piastra cribrosa, che sarebbe una specie di staccio o di crivello. La parete longitudinale resta molle, flessibile ed in seguito al turgore delle cellule annesse e dei tessuti circostanti permette al contenuto di muoversi lungo il tubo stesso. La piastra cribrosa, quando il tubo non deve funzionare, è chiusa da un callo fatto di callosi: questa occlusione del cribro può essere temporanea, ed allora il callo si discioglie alla ripresa della vegetazione, o permanente e quindi il tubo cessa di funzionare.

Nelle piante volubili e scandenti essi possono avere anche mm. 0,02 di diametro; si riuniscono in fasci o cordoni e servono al trasporto delle sostanze albuminoidi, che sono insolubili.

I vasi o trachee derivano anch'essi da file longitudinali di cellule che fondendosi perdono completamente il loro contenuto e quindi sono morte: le pareti trasversali si riassorbono più o meno completamente e precisamente, se orizzontali lasciano un cercine alla periferia, se oblique si perforano secondo fessure parallele che formano una perforazione scalariforme. La formazione di membrana secondaria sulle pareti longitudinali non è uniforme ma avviene in forme varie e regolari che costituiscono liste, reticoli, punteggiature semplici od areolate questi ispessimenti e si lignifica conferendo alle trachee stesse un aspetto elegante. La loro lunghezza va da qualche centimetro ad alcuni metri e il diametro è vario: nelle liane è anche di mezzo mm. Gl'ispessimenti impediscono lo schiacciamento delle trachee e la non uniforme lignificazione permette gli scambî osmotici di liquido con i tessuti circostanti. I vasi servono per il trasporto dell'acqua e dei composti in essa solubili.

I tubi cribrosi si trovano nelle Pteridofite, nelle Gimnosperme, Emiangiosperme ed Angiosperme, i vasi o trachee si trovano solo in questi due ultimi gruppi, perché nei due primi il trasporto dell'acqua è fatto dai tracheidi, che sono elementi lignificati unicellulari.

Anche i vasi laticiferi sono fusioni cellulari che formano però una specie di reticolo nel corpo della pianta: scompaiono le pareti trasversali delle singole cellule, le longitudinali non subiscono profonde modificazioni, il protoplasma coi nuclei forma uno strato periferico interno, mentre la cavità è occupata dal latice, liquido denso bianco, giallo od aranciato. I tubi o idioblasti laticiferi pur avendo la stessa funzione dei vasi laticiferi sono da essi distinti perché formati da una sola cellula sia pur ripetutamente ramificata.

Vocabolario
cellularista
cellularista s. m. e f. Chi usa abitualmente il telefono cellulare. ◆ «No, io non posso dirtelo adesso così ma secondo me per quell’altra cosa bisogna che chiami tu... Ciao va bene ma non parlarne con chi sai tu che poi mi chiama e succede...
cellularità
cellularita cellularità s. f. [der. di cellulare]. – In istologia, la densità numerica delle cellule in un determinato tessuto (v. anche ipercellularità e ipocellularità).
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