Pseudonimo del writer ed artista statunitense Lenny McGurr (n. New York 1955). Formatosi nell’ambiente dell’era pioneristica del graffiti-writing è autore, in una fase successiva, del sovvertimento della sua struttura formale fondante, le cui conseguenze avranno larga ripercussione nel campo. Figura poliedrica e mai esausta, la sua parabola professionale tocca i campi del graphic design, della musica e dell’imprenditoria.
A partire dal 1970 il nome “Futura 2000”, reminiscente della fantascienza futuristica del film 2001: Odissea nello spazio (Kubrik, 1968), fa la sua apparizione sui treni delle linee 1 e 3 della subway di New York. Nonostante un’attività precorritrice nel ventre sotterraneo della metropoli sarà solo dalla fine degli anni Settanta, giunta al termine un’esperienza di quattro anni in Marina, che F. troverà il suo distinto posizionamento nel panorama contemporaneo del writing e dell’aerosol art.
Il grande contributo dell’artista americano a tali esperienze artistiche si concentra nella spinta all’evasione formale ed estetica che gli viene conferita. Carica di rinnovamento che si traduce nella ricerca di esiti diversi rispetto a quelli attuati: così F. spezza i canoni ordinari e polverizza l’architettura del writing in cromate visioni gassose e scritture libere dal sistema della lettera. Nell’autunno del 1980, nel mentre di un felice arco temporale per la tipologia, va in scena la creazione del primo whole car completamente astratto, il celeberrimo Break Train: illusoria spaccatura della superficie dipinta ma soprattutto rottura con la tradizione di un decennio e proiezione ad un futuro che giunge sino – trent’anni dopo – alle soluzioni dei writer tedeschi Moses & Taps (Splash project, 2010-2015) o al movimento del Graffuturism. Il passaggio all’astrazione avviene tuttavia già qualche mese prima di tale episodio, per mezzo di uno spray pittorico che si dispiega su tela in cosmiche atmosfere solcate da un agglomerato grafico di linee, parabole e forme geometriche semplici, nelle quali la stilizzata struttura di un atomo e la sembianza aliena del cosiddetto Pointman – portato al successo dopo l’apparizione sulla copertina del primo album degli Unkle nel 1998 – rappresenteranno i motivi figurati più riconoscibili. Spesso accostate a Kandinsky, le opere di F. sono in realtà il prodotto dell’istintiva ricerca di uno spazio creativo proprio. La novità e l’originalità della ricerca proposta da F. non mancano di portarlo sul palcoscenico artistico locale più entusiasmante dei primi anni Ottanta, quell’East Village a Manhattan che ruota attorno alla Fun Gallery di Patti Astor. A notare il suo lavoro anche lo storico gruppo punk dei Clash, che instaurano con l‘artista una collaborazione durante il tour europeo del 1981. L’insieme del materiale visivo che F. lascia contestualmente ai concerti e nelle strade di alcune delle principali città europee è da considerarsi di inestimabile valore per l’influenza esercitata su un territorio ancora quasi completamente digiuno della materia del writing, e dimostra come vi siano casi di originaria penetrazione del fenomeno svincolati dalla successiva diffusione della cultura hip-hop. Sempre con i Clash l’artista newyorkese incide The Escapades of Futura 2000 (1983), brano musicale che racconta la sua personale esperienza nel mondo del writing. Più recentemente F. è attivo nel settore commerciale come graphic designer per numerose aziende internazionali, e lui stesso ha dato origine a un marchio di street wear chiamato Futura Laboratories. Ha esposto singolarmente in prestigiose gallerie private e in gruppo in istituzioni museali come – tra le altre – il PS1 (New York, 1981), il New Museum of Contemporary Art (New York, 1981), il Groninger Museum (Groningen, 1992) e il Moca (Los Angeles, 2011). Nel 2015 gli viene affidata la decorazione dello storico Bowery mural tra Houston Street e Bowery a Manhattan.