G8
– Acronimo di Group of eight industrialized nations, forum che riunisce i leader delle otto maggiori potenze industriali del mondo: Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Regno Unito, Stati Uniti e Russia. Il termine viene comunemente usato per riferirsi sia al summit annuale sia all’insieme dei paesi che ne fanno parte. Il G8, al cui vertice partecipa anche il presidente della Commissione europea, s'incontra annualmente per affrontare le grandi questioni dell’economia e della politica globale. A partire dal 1996 al vertice annuale sono stati sempre più spesso invitati, in relazione alle questioni discusse, rappresentanti di altri paesi e le organizzazioni internazionali. Il G8 si è formato e riunito per la prima volta nel 1997, quando la Russia si è aggiunta al precedente Gruppo dei sette (G7), nato nel 1977 e a sua volta erede del Gruppo dei sei (G6) che, formatosi nel 1975, non comprendeva il Canada. Nei primi anni del 21° sec. la crescita economica della Cina, seconda per PIL soltanto agli Stati Uniti, e di altri paesi come l’India e il Brasile, ha messo in discussione l'efficacia del G8 nell'avere un ruolo significativo nel governo dei processi di un’economia mondiale sempre più multilaterale. La consapevolezza di questa insufficienza ha cominciato a palesarsi chiaramente anche nelle discussioni interne al gruppo, accentuata dalla difficoltà di molti paesi occidentali di far fronte all’emergenza posta dalla crisi economica iniziata nel 2007. Il G8 si è andato perciò rivelando come uno strumento sempre più debole di indirizzo delle trasformazioni, divenendo piuttosto una vetrina per i capi di Stato e di governo; proprio per questo rappresenta l’occasione di manifestazioni di antiglobalizzazione, spesso violente, e talvolta represse con non giustificata violenza dalle forze dell’ordine, come accadde a Genova nel 2001 (v. Diaz). In una congiuntura di grave crisi per l'Europa le preoccupazioni di un eventuale contagio a catena hanno dominato la scena del vertice del G8 del maggio 2012 negli Stati Uniti.