gabbare
Col significato di " deridere ", " farsi gioco ", ricorre quattro volte nella Vita Nuova, nei capitoli che riguardano il gabbo (v.) di Beatrice e delle altre donne, che ragionando si gabbavano di me; per cui, piangendo e vergognandomi, fra me stesso dicea: " Se questa donna sapesse la mia condizione, io non credo che così gabbasse la mia persona... ". E in questo pianto stando, propuosi di dire parole... e allora dissi questo sonetto... Con l'altre donne mia vista gabbate (Vn XIV 7, 9 e 11 1: si noti, nella prima occorrenza, il costrutto con ‛ di '). A questo episodio D. allude anche più oltre: la pietosa vista ... è distrutta, cioè non pare altrui, per lo gabbare di questa donna (XV 8; l'infinito è sostantivato), a commento dei vv. 12-14 del sonetto che immediatamente precede.