GABELLA
. Moneta d'argento del valore di 26 quattrini, che si cominciò a coniare nella zecca di Bologna sotto il pontificato di Giulio III (1550-1555); venne chiamata così perché forse rispondeva alla misura di una delle gabelle allora imposte; si fece anche la mezza gabella di 13 quattrini. Si continuò ad emetterla fino al tempo di Sisto V (1585-1590) e se ne creò un'altra più grossa del valore di 26 bolognini, che fu detta gabellone; di questa si fece anche la metà e il multiplo da tre detto anche treterzi e scudo da 4 giuli, col quale si potevano pagare "15 gabelle del dacio delle porte".
Bibl.: Corpus Numm. Ital., X, Roma 1927, tavole VI-IX; F. Malaguzzi-Valeri, La zecca di Bologna, in Rivista ital. di numis., XI, Milano 1898, pp. 90, 414, 27; E. Martinori, La moneta, ecc., Roma 1915, p. 177.