GABES (ar. Qābis; A. T., 112)
Città marittima della Tunisia orientale, posta su una sottile spiaggia arenosa in fondo al golfo dello stesso nome (la Piccola Sirte della geografia antica), sulla foce di un uadi (U. Gabes) che offre un qualche ricovero alle piccole navi che vi approdano. Gabes corrisponde all'antica Tacape, che fu un considerevole emporio della Byzacena. Oggi è un modesto centro: il suo comune conta 15.199 ab., di cui 1270 Europei (fra i quali 341 Italiani e 97 Maltesi) e 2945 Ebrei; è capoluogo di un vasto caidato che comprende la regione dell'Arad, e sede di Controllo civile. La città consta di due parti distinte: quella indigena, formata di varî villaggi, i principali dei quali sono la Grande Djara e Menzel, e quella europea; ma salvo alcune moschee nulla offre d'interessante. La maggiore attrattiva di Gabes è costituita dalla sua oasi, alimentata dalle acque dell'uadi: un magnifico palmeto che si sviluppa per 6 km. sulla costa con una profondità di 2 km. Gabes è congiunta a Sfax da un tronco ferroviario di 144 km.: questo dovrebbe essere proseguito sino al confine tripolitano, da cui Gabes dista circa 160 km. Una buona rotabile la congiunge a Médenine, capoluogo dei Territori del Sud Tunisino. Manca un vero e proprio porto, e i lavori compiuti per rendere utilizzabile a questo fine la foce dell'uadi poco hanno giovato. Vi fanno scalo regolarmente i piroscafi di un servizio co-. stiero, ma scarsa è la sua attività economica: essa si riduce all'esportazione dello sparto e all'esercizio della pesca nel golfo, assai fruttifera.