GABETTI E ISOLA
Studio di architettura, aperto (1950) da Roberto Gabetti e Aimaro d'Isola, nati entrambi a Torino (il primo il 29 novembre 1925; il secondo il 14 gennaio 1928) ed entrambi professori di Composizione architettonica alla facoltà di Architettura del Politecnico di Torino. Nel palazzo della Borsa Valori di Torino, realizzato (1952-56) con G. Raineri, già si avverte la volontà di G. e I. di proporre un'architettura che continui la tradizione torinese, rielaborando temi ed elementi vicini all'art nouveau. Ancora più esplicativa di questo orientamento è la ''Bottega di Erasmo'' (1956), l'edificio per libreria antiquaria e appartamenti, che diviene il simbolo della corrente neoliberty e come tale recupera dall'art nouveau quel patrimonio di esperienze, anche a livello tecnologico, che potevano ridisegnare l'architettura stereotipata del movimento moderno.
Il felice connubio tra materiali antichi, come mattone piemontese e pietra di Luserna, e nuovi, frutto dei progressi tecnologici, come alluminio e perspex, inizia nella ''Bottega di Erasmo'' e percorre tutte le opere di G. e I. (quartiere ''Le Vallette'', 1960; Centro residenziale Olivetti di Ivrea, 1969-74; Palazzo di giustizia di Alba, 1982-87; monastero delle Carmelitane a Quart, Aosta, 1985); il linguaggio architettonico, attento al paesaggio circostante e alla tradizione culturale locale, riesce ogni volta a rinnovarsi. Nel 1978 G. e I. hanno ricevuto il premio Feltrinelli dell'Accademia dei Lincei. Vedi tav. f.t.
Bibl.: Casabella, 212 (1957); Controspazio, 4/5 (1971); Parametro, 156 (1987); P. Zermani, Gabetti e Isola, Bologna 1989.