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MABLY, Gabriel Bonnot de

di Walter Maturi - Enciclopedia Italiana (1934)
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MABLY, Gabriel Bonnot de

Walter Maturi

Pensatore politico, nato a Grenoble il 14 marzo 1709, morto a Parigi il 23 aprile 1785. Iniziò gli studî a Lione sotto la guida dei gesuiti e li compì a Parigi nel seminario di Saint-Sulpice, ma nella carriera ecclesiastica non andò oltre l'ufficio di suddiacono. Protetto dal cardinale P. de Tencin, segretario di stato agli Affari esteri, ebbe da lui affidate importanti negoziazioni diplomatiche: a Parigi nel 1743 concluse un trattato segreto con la Prussia contro l'Austria e a Breda nel 1746 condusse le trattative della pace con le potenze coalizzate contro la Francia. Ma, incorso nella disgrazia del Tencin, dovette abbandonare il Ministero degli affari esteri.

M. è stato glorificato soprattutto come precursore del comunismo, ma egli vede la teoria della proprietà da moralista, non da economista; si preoccupa assai poco delle realtà economiche e non indica alcun procedimento pratico che possa aprire la via alla realizzazione del comunismo. Più robusto invece è il suo pensiero politico: egli critica tanto il dispotismo illuminato dei fisiocrati, simboleggiato nel mito della Cina, quanto la democrazia diretta del Rousseau e traccia la teoria d'una monarchia sorretta da istituzioni repubblicane. Sfata il mito dell'Inghilterra del Montesquieu e sente tutte le manchevolezze della costituzione britannica dinnanzi a una coscienza moderna. Ha idee esatte e precise sul funzionamento dei regimi rappresentativi e abbozza quella distinzione tra cittadini attivi e passivi, che sarà la base della costituzione del 1791. Predica la sostituzione di eserciti nazionali agli eserciti di mestiere e ne prevede il maggior vigore combattivo in difesa della patria. Più esplicito nelle sue affermazioni di Voltaire e di Rousseau, sostenitore fiero del diritto all'insurrezione contro la tirannide come di un dovere morale del cittadino, M. è il precursore diretto della Rivoluzione francese. Meno audace nel pensiero religioso, egli è sostenitore d'una religione di stato e osteggia atei e deisti.

Opere: Øuvres complètes, ed. Bossange, Masson e Besson, 1797; Droit public de l'Europe fondé sur les traités, 1748; Des droits et des devoirs du citoyen, 1758; Entretiens de Phocion sur le rapport de la morale avec la politique, 1763; Doutes sur l'ordre naturel des sociétés politiques, 1768; De la législation ou principes des lois, 1776; Du gouvernement de Pologne, 1781; De l'étude de l'histoire, 1783; Observations sur le gouvernement et les lois des États-Unis d'Amérique, 1784.

Bibl.: W. Guerrier, L'abbé de M., moraliste et politique, Parigi 1888; A. Lichtenberger, Le socialisme au XVIIIe siècle, Parigi 1895, p. 221 segg.; E. Allix, La philos. pol. et sociale de M., in Revue des études histor., 1899; H. Sée, L'évol. de la pensée pol. en France au XVIIIe siècle, Parigi 1925, pp. 253-275.

Vedi anche
comunismo Dottrina che, sulla base delle formulazioni teoriche di K. Marx e F. Engels, propugna un sistema sociale nel quale sia i mezzi di produzione sia i mezzi di consumo sono sottratti alla proprietà privata e trasformati in proprietà comune, e la gestione e distribuzione di essi viene esercitata collettivamente ... Guillaume-Thomas-François Raynal Raynal ‹renàl›, Guillaume-Thomas-François. - Scrittore storico-politico (Saint-Geniez-d'Olt, Aveyron, 1713 - Chaillot, Parigi, 1796). Gesuita, nel 1747 abbandonò l'abito ecclesiastico e si trasferì a Parigi, dove iniziò un'intensa attività pubblicistica, dedicandosi alla storia e alla divulgazione della ... Étienne Bonnot de Condillac Condillac ‹kõdii̯àk›, Étienne Bonnot de. - Filosofo (Grenoble 1714 - abbazia di Flux, presso Beaugency, 1780). Figlio del visconte Mably e fratello di Gabriel de Mably, prese il nome Condillac da una terra di famiglia. Studiò presso i gesuiti a Lione, si addottorò in teologia alla Sorbonne e ricevette ... Jean-Jacques Rousseau Filosofo e scrittore (Ginevra 1712 - Ermenonville, Oise, 1778). Figlio di un orologiaio, non ebbe una regolare istruzione, e a soli tredici anni fu mandato come apprendista presso un incisore, occupazione che avrebbe ben presto abbandonato per fuggire in Savoia, iniziando una vita disordinata che sarebbe ...
Altri risultati per MABLY, Gabriel Bonnot de
  • Mably, Gabriel Bonnot de
    Dizionario di Storia (2010)
    Pensatore politico francese (Grenoble 1709-Parigi 1785). Fratello del filosofo Condillac, studiò nel seminario di Saint-Sulpice a Parigi; suddiacono, entrò nella cerchia del cardinale P. de Tencin, segretario di Stato agli Affari esteri, che gli affidò importanti incarichi: negoziò a Parigi un trattato ...
  • Mably, Gabriel Bonnot de
    Dizionario di filosofia (2009)
    Pensatore politico francese (Grenoble 1709 - Parigi 1785). Fratello (per parte di madre) di Condillac, studiò nel seminario di Saint-Sulpice a Parigi e percorse la carriera ecclesiastica sino a divenire suddiacono; successivamente ricoprì importanti incarichi diplomatici. Caduto in disgrazia presso ...
  • Mably, Gabriel Bonnot de
    Enciclopedia on line
    Pensatore politico (Grenoble 1709 - Parigi 1785), fratello di E. de Condillac. Individuò nella proprietà privata l'origine di tutti i mali della società e ne propose l'abolizione, teorizzando uno Stato egualitario in cui l'intera compagine sociale fosse effettivamente rappresentata. Tra le opere: Des ...
Vocabolario
de
de 〈dé〉 prep. [lat. de]. – Forma che assume la prep. di quando è seguita dall’articolo, sia che si fonda con questo (del, dello, della, ecc.), sia che si scriva divisa (de ’l, de lo, de la, ecc.) come talvolta nell’uso letter. (è comune,...
de auditu
de auditu locuz. lat. – Espressione corrispondente all’ital. «per sentito dire»: riferire de auditu. Anche, «per avere udito direttamente», nell’espessione giuridica testimone de visu et de auditu (v. de visu).
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