METSU, Gabriel
Pittore, nato a Leida nel gennaio del 1629, morto ad Amsterdam nell'ottobre del 1667. Già nel 1648 era tra i fondatori di una nuova corporazione dei pittori nella sua città: nondimeno la lasciò per recarsi ad Amsterdam, dove prese dal 1657 stabile dimora. Nel primo periodo della sua attività il M. s'accosta più o meno all'ambiente del Rembrandt, ma subì poi specialmente l'influsso dello scolaro di lui Gerrit Dou (v.). I due maestri anzi si facevano concorrenza, eccellendo nel genere del cosiddetto "quadro da gabinetto", rappresentazioni della vita borghese di ogni giorno, per lo più interni, eseguiti con squisitezza e finiti con la massima cura. In alcune di queste composizioni il M. supera di molto tanto il suo rivale quanto gli altri suoi contemporanei della medesima scuola, come i Mieris e Ochterveld; in altre però è più fiacco, ordinario, senza ispirazione. È eccellente colorista. Quadri famosi sono: il Bambino malato, nel Museo di stato ad Amsterdam; il Concerto, nella R. Galleria a L'Aia; il Duetto, nella National Gallery di Londra; il Cacciatore addormentato, nella Galleria Wallace, Londra. Due capolavori, Giovane che scrive una lettera, e Fanciulla che legge una lettera, si trovano pure a Londra, nella collezione O. Beit. In alcuni quadri il M., eclettico raffinato, pare imitare nel taglio delle sue composizioni e nella scelta dei motivi Vermeer, de Hooch, o anche Terborch.
Bibl.: C. Hofstede De Groot, Beschreibendes und kritisches Verzeichnis, I, Esslingen e Parigi 1907, pp. 255-336; H. Gerson, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXIV, Lipsia 1930.