MILLET, Gabriel
Studioso d'arte, nato a Saint-Louis du Sénégal il 25 gennaio 1867. Professore al Collège de France, è uno dei più eminenti specialisti in Europa della storia dell'arte bizantina. Tra le diverse provincie dell'antico impero di Bisanzio, G. Millet si è consacrato soprattutto allo studio della Grecia che ha percorso a lungo e donde ha riportato un'incomparabile raccolta di fotografie depositate a Parigi all'École des Hautes Études.
È alla Grecia medievale che si riferiscono le sue opere principali: Mosaïques de Daphni, Parigi 1899; Monuments byzantins de Mistra, Parigi 1910; L'école grecque dans l'architecture byzantine, ivi 1916; Recherches sur l'iconographie de l'Évangile, ivi 1916; Monuments de l'Athos: les Peintures, ivi 1927. Mentre lo Strzygowski insiste soprattutto sull'Oriente asiatico (Siria, Armenia) nei riguardi della formazione dell'arte bizantina e il Diehl concede, sotto questo aspetto, una parte preponderante a Costantinopoli, il M. ha messo in luce la funzione della scuola greca sia nel campo dell'architettura sia in quello dell'iconografia. Infatti, nell'illustrazione primitiva del Vangelo in Oriente, si oppone alla tradizione interamente asiatica di Antiochia quella di Alessandria, nutrita di elementi ellenistici. Costantinopoli stessa è stata sempre dibattuta tra i due influssi. La rinascita del sec. XIV (Qahriyyeh-Giami', Mistra, Athos) significa un ritorno all'arte ellenistica e alla Grecia; ma, sulle soglie dei tempi moderni, origina due scuole importanti: la macedone e la cretese.