TARDE, Gabriel
Sociologo e criminologo francese, nato a Sarlat (Dordogna) il 12 marzo 1843 e morto a Parigi il 12 maggio 1904. Professore al Collège de France dal 1899.
Dopo La criminalité comparée (Parigi 1886), pubblicò nel 1890 Les lois de l'imitation (5ª ed., ivi 1907), opera che lo rese molto popolare, poiché parve che avesse trovato nell'imitazione la formula della vita sociale, il cui corso sarebbe regolato dall'invenzione e dall'imitazione, le due grandi molle dell'umanità, come pure della vita animale. Il fenomeno sociale elementare è la suggestione che muove dagl'inventori (personalità geniali), in virtù della quale le masse li imitano e li ripetono. Dal concorso d'invenzione e d'imitazione sorgono le forme sociali, e si genera così il costume, la tradizione, la moda. Oltre le due ricordate, scrisse le seguenti opere (tutte pubbl. a Parigi): La philosophie pénale (1890), Les transformations du droit (1893; 6ª ed., 1909), Logique sociale (1894; 3ª ed., 1904), L'opposition universelle (1897), Ètudes de psychol. sociale (1898), Les lois sociales (1898; 5ª ed., 1907), Les transformations du pouvoir (1902), Psychologie économique (1902), L'opinion et la foule (2ª ed. 1909), ecc.
Bibl.: Per una bibliografia particolareggiata: M. M. Davis, Psychological Interpretation of Society, 1909. Intorno al T. e al suo pensiero, cfr. A. Matagrin, La philosophie sociale de G. T., Parigi 1909; Roche-Agussol, T. et l'économie psychologique, 1906; I. Benrubi, Psych. Strömungen der Gegenwart in Frankreich, Lipsia 1928.