Figlio (m. 1015) di Samuele, successe al padre, morto poco dopo la disfatta di Cimbalongu, ad opera di Bisanzio, nel sett. 1014 e rimase al potere sino al 1015. Fu assassinato dal cugino Giovanni Ladislao, capo del partito che voleva la continuazione della guerra con i Bizantini, mentre G. stava svolgendo trattative di pace con l'imperatore Basilio II.