Vacis, Gabriele
Vàcis, Gabriele. – Regista e autore teatrale e radiofonico (n. Settimo Torinese 1955). È stato tra i fondatori del laboratorio Teatro settimo -Teatro stabile di innovazione per le attività di ricerca (1981); la sua ricerca artistica l’ha portato a indagare il linguaggio e la narrazione teatrale, contribuendo alla nascita del teatro di narrazione, a sviluppare progetti che spaziano dal cinema, alla televisione, ai nuovi media e al teatro, dove ha rienterpretato i testi classici alla luce della sensibilità contemporanea. Dopo la laurea in architettura, iniziò a dedicarsi alla regia teatrale imponendosi al pubblico e alla critica (Esercizi sulla tavola di Mendeleev, 1984; Elementi di struttura del sentimento, 1985). Accanto all’attività di insegnante alla Scuola d'arte drammatica Paolo Grassi (1987-2004), negli anni Novanta ha continuato il suo percorso di rivisitazione dei classici (W. Shakespeare, 1991; C. Goldoni, 1993) e contemporaneamente ha sviluppato un modo nuovo di raccontare a teatro, con M. Paolini (Il racconto del Vajont, 1994) e L. Curino (Olivetti, 1996); ha poi collaborato con A. Baricco, di cui fra l’altro ha messo in scena Novecento (1994 e 2012). Dopo aver lavorato per la trasmissione televisiva 42° parallelo (1999) dedicata alla letteratura del Novecento, nel 2000 ha diretto Fenicie da Euripide, per poi assumere il ruolo di regista al Teatro stabile di Torino (che nel 2002 ha acquisito il Teatro settimo). Dopo aver diretto Vocazione/Set (2004), tratto da J.W. Goethe, e Libera nos (2005), dall’opera letteraria di L. Meneghello, tra il 2006 e il 2007 si è occupato di grandi eventi (quali la cerimonia inaugurale delle Olimpiadi invernali di Torino), confermando la sua vocazione a stabilire relazioni tra teatro e urbanistica. Dopo la regia dello sceneggiato radiofonico Luoghi non comuni (2007) e l’assunzione della carica di direttore artistico del Teatro regionale alessandrino (dal 2008), ha portato in scena il cechoviano Zio Vanja (2009); di nuovo con la Curino, Il signore del cane nero (2010), ispirato alla vicenda di Enrico Mattei; Crociate (2010) dal dramma di G.E. Lessing Nathan il saggio (da cui aveva già tratto lo spettacolo Domande a Dio, domande agli uomini, 2002); Supplici a Portopalo (2011); Rusteghi - I nemici della cività (2011). L’interesse all’intreccio dei linguaggi l’ha portato a dirigere il docu-film Uno scampolo di paradiso (2008), a occuparsi del progetto TAM (Teatro e arti multimediali) con il Palestinian national theatre, e a sviluppare il secondo film documentario La paura siCura (2010).