VALVASSORI, Gabriele
Architetto e disegnatore, nato a Roma il 21 agosto 1683, morto ivi il 7 aprile 1761. Dal 1730 al 1735, restaurò il palazzo Doria-Pamphili, dandogli quella leggiadra facciata, in cui il barocco, che si andava fuori d'Italia volgendo al rococò, raggiunse una delle più delicate e armoniose sue espressioni. Lo stesso gusto il V. mostrò nella decorazione di qualche altro edifizio romano. Ma si trattava di frutti sporadici, apparsi mentre il tumulto barocco stava per cedere quasi bruscamente in Roma il posto alla compostezza neoclassica. Il temperamento del V. doveva trovar modo di manifestarsi con maggiore libertà nel disegno di addobbi per feste e cerimonie, e specialmente nell'invenzione di "macchine di fuochi d'artifizio", una più bizzarra e capricciosa dell'altra, di cui ci è rimasta memoria nelle incisioni fattene da Filippo Vasconi. Oltre ai disegni forniti al Vasconi, altri il V. ne preparò per l'intaglio: suo è il disegno del ritratto del Padre Fulgenzio Balelli tratto da un dipinto di Gaetano Sardi e inciso da Baldassarre Gabbuggiani. In alcune incisioni il V. si dichiara architetto di casa Colonna.
Bibl.: M. Loret, L'architetto del palazzo Doria Pamphilij, in L'Illustrazione Vaticana, IV (1933), pp. 303-04; A. Pava, G. V., architetto romano (1683-1761), in Capitolium, X (1934), pp. 385-98.