Gabriello di Dante di Alighiero
Personaggio fiorentino che compare unicamente come tassato per tre libre negli estimi fiorentini del 1351 e del 25 febbraio del 1355 per il quartiere di S. Croce, gonfalone Ruote. Giuseppe Pelli attribuì a D. la paternità di questo G., mentre il Fraticelli ne fece uno dei figli di un presunto nipote del poeta, Dante di Francesco Alighieri, in realtà mai esistito. L'Imbriani dubita che G. sia un Alighieri perché non compare nella pace del 1342 tra Alighieri e Sacchetti, e rimane nell'ambiguità se vedere in lui un bastardo di D., oppure un figlio di un suo omonimo. Quest'ultima soluzione, oggi, è la preferita.
Bibl. - V. Imbriani, G. di Dante di Alleghiero, in Studi danteschi, Firenze 1891, 415-424; B. Barbadoro, Topografia e cittadinanza di Firenze verso la metà del Trecento, in " Marzocco " 11 ottobre 1931.