BARGNANI, Gaetano
Nacque da Giulio Cesare ad Adro (Brescia) il 25 Iuglio 1808. Aggregatosi alla Giovine Italia tenne, con E. Mazzuchelli e G. Rosa, le fila del movimento mazziniano nel Bresciano, finché, scoperta nel 1833 la rete cospiratoria, passò in Svizzera. Di li, dopo aver collaborato con Mazzini a preparare la spedizione di Savoia e averla lungamente fìnanziata, era passato in Francia, mantenendosi con lezioni di italiano e collaborazioni a vari giornali (La Tribune, Le National, Le Courier Français); espulso in seguito, era rimasto in Inghilterra, fino al 1840 quando aveva profittato di una amnistia per rientrare in Lombardia. Nel 1438 fece parte del Governo provvisorio bresciano, schierandosi per la guerra all'Austria e l'unificazione col Piemonte. Passato a Torino, col Brofferio fu attivo nel Circolo democratico della Rocca e nel giornale La Democrazia italiana, e nella seconda legislatura del Parlamento subalpino (10 febbr-30 marzo 1849) fu eletto per il collegio di Ivrea. Ai primi del 1859 il B., che aveva potuto rientrare in Lombardia, passò in Piemonte dove collaborò al giornale L'Unione e, scoppiata la guerra, ritornò in Lombardia con Garibaldi. Direttore e fondatore di vari periodici, collaboratore di vari giornali democratici, si batté per una politica più autonoma dalla Francia relativamente alla questione romana (cfr. il suo La politica del Governo o Vogliamo Roma, Torino 1862). Candidato nel 1865 per il collegio di Chìeri, si ritirò quell'anno stesso dalla vita politica colpito dalla morte dell'unico figlio. Morì a Milano il 1 luglio 1878.
Fonti e Bibl.: Archivio di Stato di Brescia, I. R. Delegazione provinciale, Alta Polizia 1833-1834, busta 17; Scritti editi e inediti... di G. Mazzini, Epistolario, XXVII, p. 263; Protocolli della Giovine Italia (Congrega di Francia), v. Indice; E. Lavelli e P. Perego, Misteri repubblicani, Torino 1851, pp. 24 s., 28; Biografia di L. Mazzoldi, Milano 1860, passim; C.Cantù, Cronistoria della Libertà italiana, Roma-Napoli 1877, 11, p. 307; A. Vannucci, I martiri della Libertà italiana, Milano 1877, III, pp. 108 S.; C. Tivaroni, L'Italia sotto il dominio austriaco,Torino 1892, 1, p. 384; T. Mamiani, Lettere dall'esilio, Roma 1899, 1, p. 323; R. Barbiera, Passioni del Risorgimento,Milano 1903, p. 201; G. Sforza; Il Gen. Fanti in Liguria, Roma 1911, pp.101, 129, 132, 138, 156 s.; G. Rosa, Autobiografia, Roma 1913, p. 39; L. Marchetti, II Trentino nel Risorgimento, Milano-Roma 1913, II, p. 80; V. Adami, Il 1848 in Val Camonica, in La Lombardia nel Risorgimento italiano, VIIIIX, n. 1 (9), dic. 1923-maggio 1924, p. 106; I. Rinieri, Le cospirazioni mazziniane, in Il Risorgimento ital., XVII (1924), p. 196; P. Rossetti, Iseo ed il suo lago nel patrio risorgimento, Lovere s. d., pp. Il, 38; L. Re, Cospirazioni e cospiratori lombardi, Brescia 1934, pp. 244, 256; A. Cutolo, G. Rosales,Milano 1938, pp. 79, 173, 176, 294; A. Frugoni, '48 e '49 brescíani, Brescia 1949, pp. 14 s.