BRUNO, Gaetano
Nacque a Napoli il 23 marzo 1844 da Francesco e Giovanna Mossi. Fu uno dei primi laureati della scuola di applicazione per gli ingegneri di Napoli (che, nel 1863, aveva sostituito la scuola di ponti e strade) con una brillante tesi sui muri di sostegno, pubblicata nel 1866. Entrato nel corpo degli ingegneri municipali di Napoli e divenuto, non ancora trentenne, capo della IV direzione tecnica (ufficio idraulico), legò il suo nome a numerose realizzazioni di notevole impegno, in particolare nel campo delle costruzioni idrauliche e stradali.
L'opera del B. si svolse in un periodo di notevole attività di risanamento e strutturazione della città di Napoli che, iniziata dopo il 1860 con la costruzione della nuova stazione ferroviaria e di qualche importante arteria (via Duomo, il prolungamento di corso Garibaldi), continuò con il risanamento, la cui necessità si era resa evidente dopo la grave epidemia di colera del 1884. Vennero eliminati i quartieri Porto e Pendino con la costruzione del rettifilo, furono aperte via Caracciolo e poi la via nuova Santa Lucia, e costruiti l'acquedotto del Serino e la fognatura.
Il B., che, laureato da poco, aveva già dimostrato le sue capacità nella delicata operazione di incisione e abbattimento del fianco di palazzo Satriano che sporgeva sulla calata Santa Caterina a Chiaia (Della incisione ed abbattimento del fianco del palazzo Satriano, Napoli 1871), ebbe molta parte nella realizzazione di queste opere. L'acquedotto del Serino, la fognatura e la banchina di via Caracciolo sono infatti tra i suoi più importanti lavori.
Il problema dell'acqua era particolarmente sentito a Napoli, ove molti quartieri erano serviti in maniera insufficiente ed altri quasi per nulla, per cui lo sfruttamento delle sorgenti del Serino (già intrapreso in epoca romana) rispondeva ad uno stato di necessità. Il B. completò, insieme con il Verneau, gli studi necessari per l'acquedotto e si occupò della parte più delicata dell'opera, e cioè dell'esecuzione della condotta forzata e dei sifoni fra Cancello e la città (Del nuovo acquedotto di Napoli,e propriamente sulla più conveniente condotta forzata fra il Colle Cancello ed i serbatoi in città. Dissertazione esposta nel 1882 agli allievi del 3ºcorso di costruzioni idrauliche, Napoli 1883). Nominato ispettore dei lavori, il B. nel maggio 1885 inaugurò l'opera completa.
La complessa questione della fognatura (terminata nel 1912) occupò dal 1885 il B. il quale era stato anche nominato ispettore capo del risanamento, incarico che si trovò a cumulare con quello già ricordato di capo della IV direzione tecnica, e di professore e direttore della scuola di applicazione. Per la fognatura, il B. compì numerosi e accurati studi, sottoposti a continue verifiche, per la miglior definizione del numero e delle caratteristiche dei collettori, del loro sbocco in mare, nonché sulla sistemazione delle cloache della città, in particolare della parte bassa (Relazione al municipio di Napoli sui sistemi di fognatura per le grandi città, Napoli 1874). Sotto la sua direzione, l'Ufficio idraulico stese quindi il progetto definitivo, tenuto conto delle deliberazioni del Consiglio superiore dei Lavori Pubblici, e ne curò la traduzione in pratica, superando notevoli difficoltà (Fognatura della città di Napoli. Ultimi studi e proposte definitive in seguito al parere emesso dal Consiglio superiore dei Lavori Pubblici, Napoli 1885).
L'attività nel campo dell'ingegneria civile e idraulica in particolare valse al B. nel 1875, su invito di F. Padula direttore della scuola degli ingegneri, l'incarico del corso di lavori marittimi e poi di costruzioni idrauliche in generale. Divenuto professore ordinario nel 1896, e nominato direttore della scuola di applicazione, il B. si dedicò anche a questo compito con notevole energia, giungendo a trasformare la scuola in scuola superiore politecnica (di cui fu quindi il primo direttore), aggiungendovi le sezioni di ingegneria industriale, ed introducendo anche nuovi corsi liberi di igiene e di aeronautica.
Il suo libro comprendente le lezioni sulle costruzioni idrauliche (Lavori marittimi, Napoli 1901, e articolato in: Materiali da costruzione e fondazioni in acqua; Opere marittime; Costruzioni fluviali; Canali e condutture; Ponti di muratura; Opere sanitarie) fu una delle prime opere italiane che presentassero in forma organica e sintetica una materia così vasta. In esso, così come nelle sue lezioni, confluivano i risultati delle molteplici esperienze e realizzazioni compiute dal Bruno.
Tra le varie altre opere dirette o progettate dal B., ricordiamo la fognatura di Isola del Liri, i difficili lavori compiuti per la banchina di via Caracciolo, la strada tra Camporeale e Montecalvo, i progetti per le fognature di Padova, Barletta, Aversa, Sansevero, la conduttura d'acqua potabile per Nola e il progetto del traforo tra via Roma e via dei Mille. Il B. svolse anche numerosi studi (spesso preparatori a realizzazioni pratiche) nel campo delle costruzioni idrauliche in genere: sul moto ondoso del mare e sulle correnti litoranee (Del predominio del moto ondoso su quello delle correnti nel determinare il movimento delle materie lungo le spiagge, in L'ingegneria civile e le arti industriali, XVIII[1892], pp. 97-99), sull'azione del mare sul litorale di Chiaia (Considerazioni e note riguardanti gli effetti dovuti all'azione del mare sul litorale di Chiaia, in Rapporto alle opere della nuova riviera, Napoli 1885), sull'acquedotto di Napoli e la migliore utilizzazione delle acque del Serino, sull'acquedotto delle Puglie, sulla sistemazione del tratto urbano del Tevere, sulla depurazione delle acque luride e sulle fognature in genere (Memoria sulla depurazione delle acque lurido-fecali, in Atti del R. Ist. di incoraggiamento, VIII [1895], 4, pp. 1-7), sui bacini di carenaggio (Di un nuovo sistema di bacino di raddobbo, in Atti del Collegio degli ing. e arch. di Napoli, I [1876], pp. 53-60), sul porto di Napoli e sul suo avvenire.
Il B. fu membro delle commissioni per la navigazione interna e per l'Ente autonomo del Volturno, socio del R. Istituto d'incoraggiamento, dal 1894 presidente della Commissione censuaria provinciale e membro della Giunta superiore del catasto, ed anche tra i soci fondatori e vicepresidente della Società degli ingegneri, architetti e industriali di Napoli. Una via di Napoli, nella zona in cui più si era esplicata l'attività di risanamento, è intitolata al suo nome.
Morì nella città natale il 28 ott. 1909.
Fra le altre opere del B. sono da ricordare: Progetto di nuova galleria attraverso la collina di Posillipo, Napoli 1872; Relazione intorno ad un programma per la fognatura della città di Sansevero, ibid. 1881; Acquedotto delle Puglie: derivazione delle sorgenti del Calore, ibid. 1889; Delle foci cloacali in mare, Roma 1892; Delle opere atte a stabilire la sussistenza delle focidei fiumie dei canali in mare e di alcune pratiche speciali, Napoli 1891.
Bibl.: V. Boubée, Commemorazione del professore comm. G. B. in Annuario della R. Scuola politecnica di Napoli (1909-1910), Napoli 1910, pp. 68-74; Ill. ital., 1º nov. 1891, p. 276.