CREVOLA, Gaetano
Le vicende artistiche di questo architetto e pittore decoratore, quasi sicuramente padre di Giuseppe e operante prevalentemente a Mantova nella seconda metà del sec. XVII, risultano strettamente legate all'ambiente della Regia Accademia di pittura e scultura istituita nel 1752 a Mantova per volere dell'imperatrice Maria Teresa d'Austria. Già presente dal 1753 alle convocazioni della classe di belle arti nell'Accademia di Mantova (Martelli, 1972, p. 384 n. 26), il C. nel 1758, insieme con G. Giboni e con l'assistenza dei "pittori di architettura" F. Palma e A. Montessanti, fu nominato direttore di uno "studio di geometria, architettura e prospettiva" che, dapprima solamente incorporato, venne poi, nel 1760, formalmente aggregato all'Accademia. Nel 1765 fu stabilito che, lasciando al Giboni l'insegnamento della geometria e della prospettiva, il C. avrebbe ricoperto solamente l'incarico di professore d'architettura, funzione che svolse sino al 1770, anno in cui gli successe nell'insegnamento l'architetto romano G. B. Spampani (i riferimenti in Marani, 1965, pp. 247, 269 n. 5). Nel 1771 dovette riprendere la cattedra di architettura, in sostituzione dello Spampani ammalatosi gravemente di tisi (Filippini, 1908, p. 288 n. 5). In qualità di supplente, il C. insegnò fino alla fine del 1772, cioè fino all'insediamento regolare dell'architetto veronese Paolo Pozzo, avvenuto nel gennaio del 1773. Nel 1767, inoltre, alla morte del pittore e architetto teatrale mantovano G. Cadioli, artefice e organizzatore principale dell'Accademia mantovana, il C. era stato nominato pittore e architetto teatrale per la "sperimentata capacità sì in disegno, che in pittura" (Martelli, 1972, p. 384 n. 36).
Agli importanti incarichi accademici non parvero corrispondere per l'architetto altrettanto importanti commissioni o riconoscimenti di particolare rilievo.
Quando nel 1770 si decise di ristrutturare tutta la sede dell'Accademia, inglobando anche il teatro di Antonio Galli Bibbiena, i progetti dell'intera fabbrica e della facciata furono affidati al Bibbiena, a G. Piermarini nonché al Crevola. Il progetto di questo non pare abbia ottenuto particolare credito e il Piermarini, preoccupato di farne rilevare i difetti al governatore della Lombardia Carlo Firmian, ottenne la sovrana approvazione dei suo progetto, realizzato sotto la guida dell'architetto P. Pozzo tra il 1773 e il 1775. Il C., in qualità di architetto teatrale, nel 1773 presentò pure un progetto di parziale modifica interna per il teatro Vecchio, al fine di migliorarne i diretti collegamenti con il vicino palazzo ducale. Dietro l'approvazione del Piermarini, si passò all'esecuzione ai lavori contribuì pure il Pozzo (cfr. Filippini, 1908 e 1936).
La secondaria attività di ornatista, che il C. svolse in prevalenza accanto a Giuseppe Crevola, interessò alcuni ornati in stucco all'interno della cattedrale mantovana, per i quali egli prestò assistenza, e soprattutto le decorazioni dell'Interno della basilica di S. Andrea in Mantova, eseguite sotto la guida dell'architetto P. Pozzo. Nel 1780 il C. era intento alle decorazioni del "timpano" della cupola (cfr. Martelli, 1972, p. 391) nel 1783 lo vediamo impegnato a far togliere, e rimettere l'intonaco alle pareti della basilica "a commodo" della nutrita schiera di pittori di figure e degli ornatisti che operavano nella chiesa. Gli ornati a chiaroscuro degli archi, fasce, cornici e fregi, ispirati a modelli classici e rinascimentali, in particolare raffaelleschi, sono stati attribuiti (Gionta-Mainardi, 1844) al C. stesso e ad altri ornatisti, quali A. Mones e P. Zandalocca, mentre le decorazioni delle lesene ad altri decoratori, tra i quali Giuseppe Crevola. Morì a Mantova, all'età di 86 anni, il 12 luglio 1792.
Bibl.: F. Gionta-A. Mainardi, Il fioretto delle cronache di Mantova, Mantova 1844, pp. 282. 289 R. Bellodi, La basilica di S. Andrea…, in Emporium, XIV (1901), p. 18 V. Matteucci, Le chiese artistiche del Mantovano, Mantova 1902, p. 145 E. Filippini, G. Piermarini a Mantova, in Arch. stor. lomb., s. 4, IX (1908), pp. 281-94 passim Id., G. Piermarini..., Foligno 1936, pp. 58 ss., 74 P. Pelati, La basilica di S. Andrea, Mantova 1952, p. 10 E. Marani-C. Perina, in Mantova. Le arti, III, Mantova 1965, ad Id. D. Martelli, La basilica di S. Andrea in Mantova dal 1778 al 1822..., in Atti del Convegno di studi ... nel 5º centenario della basilica .... Mantova 1972, pp. 383 s., 391, 395, 403.