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FESTA, Gaetano

di Susanna Misiano - Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 47 (1997)
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FESTA, Gaetano (Tano)

Susanna Misiano

Nacque il 2 nov. 1938 a Roma da Vincenzo e Anita Vezzani. Diplomatosi all'istituto d'arte con la qualifica di maestro d'arte di fotografia, nel 1957 si stabilì per sei mesi a Parigi.

Rientrato a Roma, andò a vivere con la famiglia alle Capannelle, sull'Appia Nuova. Lo scenario di questa periferia urbana, con l'ippodromo e Cinecittà, fu un elemento importante dell'immaginario del giovane Festa. Dopo un primo interesse per la figurazione, sul finire degli anni Cinquanta fu attratto dalla pittura di J. Pollock, S. Matta e W. De Kooning; tra i maestri italiani ammirò particolarmente G. De Chirico. Nel 1958 partecipò alla mostra di pittura Premio Cinecittà, organizzata dal Partito comunista italiano, e l'anno successivo espose con F. Angeli e G. Uncini alla galleria La Salita, in una mostra che passò quasi inosservata dalla critica. Insieme con questi due pittori, con M. Schifano e con il fratello Francesco (che cambiò il cognome in Lo Savio), il F. frequentava il caffè Rosati di piazza del Popolo, che, in quegli anni, fungeva da luogo di ritrovo per intellettuali, scrittori e artisti: si trattò di un momento creativo unico per Roma che, meglio di altre città italiane, accoglieva gli impulsi e le tendenze internazionali, soprattutto americani.

Nel 1960 i cinque pittori esposero alla galleria bolognese Cancello e, a Roma, nelle gallerie Appunto e La Salita: il F. presentò dipinti monocromi, come Rosso 21 e A Raffaele (ripr. col., in Alfano Miglietti, 1993, p. 694). Nel testo in catalogo della seconda esposizione romana P. Restany individua nel lavoro del gruppo il tentativo di andare oltre l'informale per riavvicinarsi all'esperienza del dadaismo.

Nel 1961 il F. partecipò alla selezione per i premi d'incoraggiamento istituiti dalla Galleria nazionale d'arte moderna, vincendo l'anno successivo. Sempre nel 1961 tenne la sua prima personale alla galleria La Salita e fu selezionato, insieme con altri giovani, per la sezione Informativo-sperimentale del premio Lissone.

Tra il 1962 e il 1963 il F. abbandonò le regolari scansioni geometriche e passò ad assemblare sulla tela oggetti estrapolati dal loro contesto abituale, come finestre, porte e armadi. Insieme con F. Baruchello, E. Baj e M. Rotella, nel 1962 fu invitato a rappresentare l'Italia nella mostra che, col titolo di New realists, riuniva alla galleria Sidney Janis di New York artisti legati alla corrente della pop art: vi espose una Persiana dello stesso anno.

Nel 1963, alla galleria La Tartaruga, diretta da P. De Martiis, il F. prese parte alla collettiva 13pittori a Roma, che segnò la consacrazione della cosiddetta scuola di piazza del Popolo. Nella medesima galleria l'anno dopo tenne una personale, esponendo, tra le altre cose, l'opera Piazza del Popolo, dove si eleva a simbolo del repertorio iconografico capitolino cui il F. era fortemente legato.

Sempre nel 1963, a San Marino, partecipò alla IV Biennale internazionale d'arte (Oltre l'informale) e l'anno dopo fu invitato alla XXXII Biennale di Venezia (rassegna alla quale prese parte anche nel 1978, 1980 e 1984): in questa edizione, che segnò il trionfo della pop art americana, il F. espose due versioni - bianco e nero e colore - della Creazione dell'uomo.

L'opera, insieme con altre simili e coeve, segna il passaggio da un repertorio di oggetti usuali a quello di immagini dell'arte del passato. I lavori dei grandi maestri, in particolare gli affreschi michelangioleschi nella cappella Sistina, vennero da lui rivisitati attraverso la tecnica della proiezione di ingrandimenti fotografici.

Nel 1965 a Roma prese parte alla IX Quadriennale, dove tornò ad esporre anche in occasione delle edizioni del 1973 e del 1986. Dagli inizi degli anni Settanta la sua pittura è caratterizzata da una stesura sommaria del colore e da contorni indefiniti; continuò spesso a confrontarsi con i maestri del passato (Les Meninas di Velázquez, 1972; L'entrata di Cristo a Bruxelles [di J. Ensor], 1985: Alfano Miglietti, 1993, pp. 717, 722).

Negli anni Ottanta il F. si chiuse in un volontario isolamento, pur continuando a tenere personali e a partecipare a mostre quali la Biennale veneziana e la Quadriennale di Roma. Morì a Roma il 9 genn. 1988.

Legato in particolare alla situazione romana degli anni Sessanta e ricercato da un collezionismo quasi esclusivamente privato, il suo lavoro è stato riproposto nella retrospettiva del 1988, tenutasi a Roma a pochi mesi dalla morte, e alla Biennale di Venezia del 1993.

Fonti e Bibl.: T. Trini, in Tano F. (catal., galleria Levi), Milano 1972, pp. 3-5; G. Dorfles, Ultime tendenze dell'arte oggi, Milano 1976, pp. 108-112; G. De Marchis, L'arte in Italia dopo la seconda guerra mondiale, in Storia dell'arte ital., (Einaudi), VII, Torino 1982, ad Indicem; F. Gallo, Tano F. Barocco romano (catal. della mostra, Aosta), Milano 1987, pp. 9-14; Tano F. (catal. della mostra, Roma), Milano 1988 (con bibl. prec.); F. Gualdoni, Arte a Roma 1945-1980, Milano 1988, pp. 40-44; Roma anni '60... (catal.), Roma 1990, pp. 18-20; F. Alfano Miglietti, TanoF.: per una molteplice identità, in XLVEsposizione internaz. d'arte (catal.), Venezia 1993, pp. 687-691, 693-725; M. Fagiolo Dell'Arco, Fratelli: F. Lo Savio e TanoF. ..., ibid., pp. 621-663; La pittura in Italia. Il Novecento/2. 1945- 1990, Milano 1993, pp. 712 s.e ad Indicem; E.Crispolti, ibid./3, Milano 1994, ad Indicem.

Vedi anche
affresco Tecnica pittorica consistente nello stendere colori diluiti con acqua su uno strato di intonaco fresco che, asciugandosi, forma una superficie dura e compatta che fissa il colore (➔ pittura). Cinecittà Cinecittà Complesso di teatri di posa fondato a Roma nel 1937. Dalla fine degli anni 1940 vi girarono i migliori registi italiani; accolse inoltre numerose produzioni cinematografiche straniere, accrescendo così il proprio prestigio internazionale. Dopo una grave crisi finanziaria, gli impianti sono ... Biennale di Venezia Istituzione culturale nata con la prima Esposizione internazionale di arti figurative e applicate (1895). Divenuta ente autonomo nel 1930, la Biennale avviò anche manifestazioni per la poesia, la musica, il cinema, il teatro. Dal 1980 l'architettura è presente in forma autonoma con la Mostra internazionale ... iconografia arte Disciplina relativa all’archeologia e alla storia dell’arte, che studia i temi figurativi (inizialmente, soprattutto nella storia dell’arte antica, il ritratto nel suo valore storico-documentario; in generale, sia l’insieme sia i singoli elementi, grafici e compositivi, fondamentali o accessori, ...
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fèsta
festa fèsta s. f. [lat. fĕsta, propr. femm. dell’agg. festus «festivo, solenne», che si ritiene connesso con feria, feriae «feria»]. – 1. a. Giorno destinato a una solennità, al culto religioso, a celebrazioni patriottiche o d’altro genere:...
gaéta
gaeta gaéta s. f. [forse dal nome della città di Gaeta; ma potrebbe anche risalire a un dim. del lat. mediev. galea «galèa, galera»]. – Speciale barca a remi, da pesca, usata sia nelle acque di Gaeta sia altrove, come per es. in Istria...
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