FINOCCHIARO, Gaetano
Nacque a Catania il 10 sett. 1891 da Francesco Paolo, avvocato, e da Giuseppina Romeo. Nel 1910 si iscrisse alla facoltà di giurisprudenza dell'università di Catania, laureandosi il 9 luglio 1914 con F. Camelutti, con una dissertazione in diritto commerciale.
Si iscrisse poi alla facoltà di medicina e chirurgia della stessa università, conseguendo la laurea il 10 luglio 1920, dopo essere stato chiamato alle armi dal 1915 all'inizio di quell'anno. Tuttavia non aveva cessato di dedicarsi agli studi giuridici e, in particolare, alle indagini di diritto commerciale e, più tardi, di diritto industriale.
Rientrano nell'ambito del primo le monografie Le società cooperative di consumo nel diritto commerciale (Roma 1920) e Il contratto di mediazione (Catania 1922), oltre a una cinquantina di saggi giuridici di diritto privato e, in particolare, di diritto commerciale, pubblicati a cominciare dal 1915. Fra questi hanno una speciale rilevanza gli studi su Le società commerciali in liquidazione (Torino 1918) e sulla comunione (La comunione del diritto d'autore [ibid. 1918] e Di alcuni principi fondamentali della comunione [ibid. 1920]). In seguito, svolse particolari ricerche di diritto industriale, pubblicando i saggi: Il diritto di privativa industriale (ibid. 1920) e La garantia nella vendita del diritto di privativa industriale (Catania 1921).
Conseguita la libera docenza in diritto commerciale nel 1922, dal 1923 fu incaricato del corso ufficiale di diritto industriale presso l'Istituto superiore di scienze economiche e commerciali di Catania (dal 1935 facoltà di economia e commercio), incarico che tenne sino alla morte. Nel 1925 fu ternato al concorso per la cattedra di diritto commerciale bandito dall'università di Macerata.
Nel periodo della maturità l'opera principale del F. è il Sistema di diritto industriale, I, Catania 1924; 2 ediz., Padova 1932.
In tale lavoro il F., dopo aver individuato i limiti di una disciplina concepita ancora come un ramo secondario del diritto commerciale, sosteneva la necessità di determinare i principi generali comuni agli istituti in essa rientranti. Il riordinamento teorico della materia poteva creare le condizioni perché cessasse lo stato frammentario della legislazione industriale, con la riflessione delle varie leggi speciali in un corpus nel quale avrebbero potuto trovare posto anche istituti che stavano a disagio nel codice di commercio.
Secondo il F., il diritto industriale è da considerare, figurativamente, come il diritto costituzionale dell'azienda, formato dall'insieme delle norme volte a regolare i rapporti pertinenti alla produzione industriale e a disciplinare l'organizzazione dell'azienda, di cui tutela gli elementi essenziali.
Il prevalente interesse per il diritto industriale non escludeva che il F. svolgesse indagini nei settori contigui, come quelli del diritto del lavoro, cui appartengono i saggi su La magistratura del lavoro (1928) e su Il diritto sindacale e corporativo nel sistema giuridico italiano (1932).
Dalla fine degli anni Venti al 1940 il F. ebbe vari incarichi pubblici, fra i quali quello di presidente del Consiglio provinciale delle corporazioni di Catania (1937-40). Nel 1944 pubblicò una nuova edizione, limitata alla sola parte generale, del Sistema di diritto industriale (Catania), aggiornata in particolare con il codice civile del 1942.
Il F. morì a Catania il 6 maggio 1947.
Fonti e Bibl.: Boll. uff. del Min. dell'Istruzione Pubblica, XLIX, 1, n. 21, 25 maggio 1922, p. 781; Boll. uff. del Min. della Publica Istruzione, Atti di amministrazione, II, n. 29, 16 luglio 1925, p. 2144; G. Auletta, G. F., in Annali del Seminario giuridico dell'Univ. di Catania, n.s., I (1946-47), p. 337.