gaetto
Aggettivo attestato in If I 42, nella descrizione della lonza allegorica, che è definita fiera a la gaetta pelle. Il sintagma ha conosciuto discussioni relative alla sua forma, che presenta un'oscillazione tra gaietta e gaetta, capace anche di ripercuotersi nella definizione del significato, in quanto se si accetta la prima forma, questo può porsi in rapporto a ‛ gaio ' o al provenzale gai, sostanzialmente coincidenti in un " amoroso ", " amabile ", " seducente "; se si accetta la seconda, il significato va verso il caiet medio provenzale equivalente a uno " screziato ", " picchiettato ".
Benché la forma gaietta abbia attestazioni in codici di pregio, e non fosse ignota agli antichi commentatori (il Buti e l'Anonimo in particolare), l'attestazione di If XVI 108 pensai alcuna volta / prender la lonza a la pelle dipinta, e un più approfondito studio linguistico del termine (da parte di E. Moore e di A. Levi) ha favorito l'adozione, già a partire dall'edizione del '21, della seconda lezione e significato, confermati più tardi in sede testuale dal Petrocchi, e in ambito linguistico da A. Schiaffini e F. Mazzoni. Gaetta è dunque un gallicismo e vale " machiata di molti e diversi cholori " (Iacopo), dato che per la lonza la pelle è " leccata e di macchie dipinta " (Boccaccio).
Bibl. - Oltre a Petrocchi, ad l., sono da tener presenti: E. Moore, Contributions to textual criticism of the D.C., Cambridge 1889, 259-262; A. Levi, La lonza di D., in " Giorn. stor. " LXXXVIII (1926) 190-194; A. Schiaffini, Note sul colorito dialettale della D.C., in " Studi d. " XIII (1928) 31-45; F. Mazzoni, Saggio di un nuovo commento alla D.C., Firenze 1967, 107.