PISONE, Gaio Calpurnio (C. Calpurnius Piso)
Aristocratico romano, capo della nota congiura contro Nerone. Fu circa il 40 d. C. bandito dall'imperatore Caligola insieme con la moglie Livia Orestilla per ragioni imprecise: la tradizione dice la moglie di P. una momentanea favorita dell'imperatore e connette con questo fatto, non senza errori cronologici e inverosimiglianze intrinseche, il bando dei due. Richiamato da Claudio, nominato console suffecto e poi governatore della Dalmazia in anni ignoti, P. diventò uno degli uomini più brillanti del mondo romano al tempo di Claudio e Nerone. Un panegirico di P. in versi (Laus Pisonis) di autore anonimo, ma forse composto da Calpurnio Siculo, ci descrive ancora le sue varie attitudini di perfetto padrone di casa, oratore, letterato, sportivo, ecc. Con Nerone mantenne a lungo, almeno apparentemente, buone relazioni. Conosciamo così poco della sua personalità che non possiamo comprendere le ragioni che lo fecero aderire alla congiura tramata contro l'imperatore nel 65: certo egli vi ebbe parte direttiva, se la maggioranza dei congiurati vide in lui il possibile successore di Nerone, quale membro di una delle più aristocratiche famiglie senatorie. Scoperta la congiura, si uccise.
Bibl.: Le fonti citate in Prosop. Imp. Rom., I, Berlino 1897, p. 281. Cfr. B. W. Henderson, The Life and principate of the Emp. Nero, Londra 1903, p. 255 segg. La Laus Pisonis, in E. Baehrens, Poetae lat. min., I, p. 221 segg.