CASSIO LONGINO, Gaio (C. Cassius Longinus)
Magistrato romano. Nato prima dell'85 a. C., questore nel 54.
Noto soprattutto per avere, insieme con Bruto, preparato ed attuato l'uccisione di Cesare e successivamente guidato le sorti del partito repubblicano fino alla battaglia di Filippi (42 a. C.), al termine della quale, vistosi sconfitto, si uccise. Come magistrato e personaggio politico poté essere onorato con busti e statue ufficiali; ed è possibile che, scampato al furore popolare attizzato da Antonio dopo le Idi di marzo ed alla damnatio memoriae conseguente alla vittoria di Ottaviano, taluno di questi ritratti ci sia rimasto.
Plutarco (Brut., 8) rammenta una frase di Cesare che defini i congiurati "pallidi e asciutti", riferendosi, con ogni probabilità, a Cassio. È naturale che dietro questo suggerimento e dietro gli altri suggerimenti che le fonti storiche e letterarie offrivano per illuminare la psicologia di C. le ricerche iconografiche tenessero conto soprattutto dell'elemento fisionomico. Questo è stato integrato da un fondamento archeologico nel caso di un togato di Villa Massimo (Clarac, 912 B 2303) che reca nella base l'iscrizione C. Cassius. La testa, abbastanza ben conservata, ci mostra un uomo calvo, senza barba, con la fronte rugosa e l'espressione corrucciata. Poiché la statua presenta una frattura alle gambe si è pensato che l'iscrizione non le appartenga, ma non è mancato chi, come il Bernoulli, ha sostenuto l'autenticità anche della parte inferiore. Una volta accettata l'antichità e la pertinenza dell'iscrizione, sono gli argomenti di carattere fisionomico quelli che spingono a preferire l'identificazione col cesaricida piuttosto che con l'oratore Cassio Severo o con altri Cassii più o meno noti.
In un ritratto della Gliptoteca Ny Carlsberg (n. 599) è stato ravvisato il ritratto di C.: si tratta di un'opera notevole per l'introspezione psicologica. Il personaggio rappresentato ha delle caratteristiche fisionomiche perfettatnente corrispondenti all'immagine che la storiografia di spirito cesariano dell'ottocento germanico si è fatta degli eroi dell'opposizione senatoria: fronte larga, orecchi distaccati, occhi piccoli e sporgenti - come infiammati - gote flosce, pieghe amare ai lati della bocca "testardamente serrata" (Bernoulli), mento rientrante.
Bibl.: J. J. Bernoulli, Röm. Ikon., I, Stoccarda 1882, p. 195; I. F. Hill, Historical Roman Coins, Londra 1909, p. 69; R. West, Röm. Porträt-Plastik, I, Monaco 1933, p. 72.