GALLO, Gaio Cestio (C. Cestius Gallus)
Figlio, con ogni probabilità, di C. Cestio Gallo (console nel 35 d. C.). Nel 42 d. C. fu console sostituto. Nel 63 fu inviato da Nerone a governare la Siria, dove però da principio ru sottoposto militarmente al comando di Corbulone. Chiamato in aiuto da Gessio Floro, procuratore della Giudea insorta contro il dominio romano, G., dopo una qualche irresolutezza che aveva contribuito ad aggravare la rivolta, nell'ottobre del 66 si mosse da Antiochia, con un esercito di 30.000 uomini. Giunse dinnanzi a Gerusalemme e penetrò facilmente nei quartieri settentrionali. Dopo di essersi lasciato sfuggire l'occasione offertagli dai Giudei propensi alla pace, di occupare Gerusalemme senza colpo ferire, G. per cinque giorni fece vani tentativi contro la città alta e il tempio; poi nell'assalto decisivo, quando già gli assediati si trovavano all'estremo, diede improvvisamente l'ordine della ritirata. La marcia di ritorno fu disastrosa: i Giudei incalzarono la colonna romana e presso Bethoron la posero in situazione così critica che G. riuscì a salvarsi solo con una fuga notturna. Ad Antipatris l'inseguimento cessò (fine di novembre). Questa infelice spedizione che costò quasi 5700 uomini, anche se non provocò la caduta di Corbulone, ebbe conseguenze gravissime, per il danno che ne subì il piano di conquista in Oriente, progettato in quel tempo da Nerone, e soprattutto il prestigio militare romano fra i Giudei. Dopo aver passato l'inverno senza spiegare vera attività contro i ribelli, G. morì prima della primavera del 67 d. C.
Bibl.: Groag, Stein, Ritterling, in Pauly-Wissowa, III, coll. 2005-2007; Supplem. III, col. 405; XII, coll. 1257-58; B.W. Henderson, The life and Princ. of the Emperor Nero, Londra 1903, pp. 369-371; W. Schur, Die Orientpolitik d. Kaisers Nero, in Klio, 1923, Suppl. fasc. 15, pp. 94, 97, 105-06; H. Dessau, Gesch. d. röm. Kaiserzeit, II, ii, Berlino 1930, pp. 805-807.