Vedi CESARE, Gaio e Lucio dell'anno: 1959 - 1994
CESARE, Gaio e Lucio (Caius Caesar, Lucius Caesar)
Figli di Agrippa e di Giulia. Gaio nacque nel 20 a. C., fu adottato da Augusto nel 17 e morì nel 4 d. C. Lucio nacque nel 17 a. C. e morì nel 2 d. C.
I ritratti dei due principi compaiono isolati in monete di Clazomene, Corinto e Pergamo; insieme essi figurano sul medaglione aureo di Este e sui denari affini; nonché sul denaro con la testa di Giulia tra i due figli, ma questi due ultimi ritratti sono scarsamente caratterizzati. Notevole interesse potrebbe presentare un frammento di fodero di spada a Bonn con una donna tra due giovani in abito militare, se si avesse la certezza che vi fosse rappresentata Giulia tra i figli, anziché Livia tra Tiberio e Druso. Due statue rinvenute, insieme con una statua di Augusto, a Corinto, una delle quali (n. 135) in condizioni migliori dell'altra, sembrano aver risolto, almeno in parte, il problema dell'identificazione iconografica dei due prìncipi, malgrado l'incertezza nel distinguerli tra loro. Ma sappiamo che Gaio fu l'unico dei due fratelli che ebbe il pontificato, per cui il trovare una statua capite velato (da Otricoli) nel Museo Vaticano, riproducente lo stesso tipo della statua di Corinto 135, e così pure una testa marmorea in collezione privata romana, farebbe supporre che Gaio sia da riconoscere nella più integra delle due statue di Corinto. Però, secondo lo Chamoux, la scoperta di una testa marmorea a Taso sembrerebbe risolvere diversamente il problema: la scultura fu trovata presso un Heroon eretto in onore di Lucio e rappresenterebbe perciò il principe tra il 2 e il 4 d. C.; senonché l'idealizzazione dei tratti ha tolto ogni personalità a questa effigie "eroizzata" e quindi non può essere probante il suo ravvicinamento alla statua di Corinto 135, proposto dallo Chamoux.
Lo stesso principe, chiunque egli sia, ritratto nella sopra citata statua di Corinto si può identificare in una testa marmorea del British Museum (n. 885), nella scultura di una testa del Museo Naz. di Atene (n. 3606), in un'altra rinvenuta a Cassino. In età avanzata, l'identica persona è riprodotta in una testa bronzea del Museo Capitolino e nella sua replica di Verona, entrambe con la barbula, nella testa della statua Pourtalés di Berlino, ecc. Ritratto di questo principe in età di circa 10 anni è la bella statua bronzea di New York. Il tipo della statua di Corinto 136 è documentato anche dalla scultura di una testa nella Residenza di Monaco, mentre ad esso, piuttosto che all'altro principe, sembra ricollegarsi una serie di ritratti giovanili che si riuniscono intorno ad una testa del museo di Ginevra (già Sarasin). In memoria dei due prìncipi appare anche eretto il Mausoleo di Saint Remy (v.) in Provenza; ma le statue che lo sormontano sono di privati cittadini.
Bibl.: J. J. Bernoulli, Röm. Ikon., II, i, pp. 131-137; R. West, Röm. Porträt.-Plastik, Monaco 1933, p. 136; F. Poulsen, Sculptures antiques de musées de province espagnols, Copenaghen 1933, p. 46 ss.; L. Curtius, in Röm. Mitt., 1948, p. 53 ss. Sulle statue di Corinto: E. H. Swift, in Amer. Journ. Arch., XXV, 1921, pp. 337-362; F. P. Johnson, Corinth, IX, 1931, pp. 72-76; L. Curtius, in Röm. Mitt., 1935, pp. 277, 304; F. P. Johnson, in Amer. Journ. Arch., XLV, 1941, pp. 603-609; J. Charbonneaux, in The Journal of the Walters Art Gallery, 1948, pp. 15-18. Sull'iconografia di Lucio: F. Chamoux, in Mon. Piot, XLIV, 1950, pp. 83-96. Sull'iconografia di Gaio: C. Pietrangeli, in Bull. Com., 1946-48, pp. 57-65. Sui ritratti giovanili di Gaio e Lucio: C. Pietrangeli, in Atti IV Congr. St. Romani, Roma 1938; L. Curtius, in Röm. Mitt., 1948, p. 69 ss. (attrib. a Germanico).