Prefetto del pretorio (m. 205 d. C.) sotto Settimio Severo. Di origine africana, collaboratore nell'ascesa del suo conterraneo Settimio Severo, ebbe la prefettura del pretorio dal 197 (senza collega certamente dal 200, ma forse anche già dall'inizio, ad eccezione di un breve periodo di crisi nei rapporti con Severo tra la fine del 199 e gli inizî del 200), e assunse una posizione di preminenza alla corte, divenendo suocero di Caracalla, che ne sposò la figlia Plautilla. Fu in contrasto con Giulia Domna e, con le sue accuse presso il marito, la indusse nel 200 a ritirarsi dalla politica attiva; fu odiato dai figli di Severo, specialmente da Caracalla, il quale riuscì, in modo non ben chiaro ma con l'approvazione del padre, a farlo uccidere.