Figlio adottivo (sec. 1º a. C.) del senatore Gaio R., nel 54-53 a. C. fu processato per le violenze e concussioni commesse in Egitto con Gabinio: nonostante la difesa di Cicerone nell'orazione pro C. Rabirio Postumo (da non confondere con quella per il padre adottivo), fu mandato in esilio. Poté tornare solo al tempo della dittatura di Cesare.